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Atto a cui si riferisce:
C.4/00262 i collegamenti della regione urbana milanese sono uno dei fattori cruciali dello sviluppo del Paese; esiste un progetto sviluppato fino al livello esecutivo per il prolungamento della...



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 17 febbraio 2014
nell'allegato B della seduta n. 175
4-00262
presentata da
RAMPI Roberto

Risposta. — In riferimento all'interrogazione in esame cui si risponde per delega della Presidenza del Consiglio dei ministri del 4 giugno 2013, si forniscono i seguenti elementi di risposta.
In primo luogo occorre sottolineare che questo Governo pone la massima attenzione alla realizzazione delle infrastrutture necessarie all’Expo 2015.
La riconfigurazione delle potestà in capo al Commissario unico Expo 2015, la concentrazione delle risorse avvenuta anche per il tramite del decreto-legge del fare (n. 69 del 2013), l'obiettivo di rendere stabili e, funzionali specifiche opere connesse all'evento, rappresentano tutti gli sforzi messi in campo dal Governo e connessi alla razionalizzazione dell'evento Expo 2015.
Si ricorda, inoltre, che con l'articolo 1, comma 101, della legge di stabilità 2014 (che modifica l'articolo 46-ter, comma 5, del citato decreto n. 69 del 2013) sono state previste, al fine di garantire la tempestiva realizzazione delle opere Expo indispensabili per l'evento, la revoca e la nuova finalizzazione dei finanziamenti statali relativi ad opere connesse all'evento, ovvero previsti nell'ambito delle opere di pertinenza del cosiddetto «Tavolo Lombardia», di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 22 ottobre 2008 (comma 5 del nuovo articolo 46-ter del decreto n. 69 del 2013).
Si stabilisce, altresì, che per l'attuazione del predetto comma 5, i finanziamenti statali relativi alle opere di connessione infrastrutturale del cosiddetto «Tavolo Lombardia», confluiscano in un apposito fondo denominato «Fondo unico Expo: infrastrutture strategiche di connessione all’Expo 2015» e finalizzato alla realizzazione delle opere indispensabili per lo svolgimento dell'evento.
Infine, ai sensi dell'articolo 5 del decreto-legge n. 151 del 2013, è stato previsto, per il 2013, a favore del comune di Milano, un contributo di 25 milioni di euro, a titolo di concorso al finanziamento delle spese per la realizzazione di Expo 2015.
Il Governo, è perfettamente consapevole che l'occasione dell’Expo riguarda un evento dalle grandi capacità di sviluppo economico ma è anche conscio che la continuità di quello sviluppo è strettamente connessa alle capacità di assorbimento di risorse da parte di ogni singolo progetto. Ed è proprio la capacità di assorbimento delle risorse che determina l'apertura nell'immediato dei cantieri.
Le linee metropolitane M2 ed M3, come è noto, furono approvate nel 2010: l'approvazione da parte del Cipe, avvenuta con la procedura di legge obiettivo, non ha tuttavia avuto seguito.
In particolare, per quanto riguarda la M2, l'atto integrativo al protocollo d'intesa del 31 luglio 2007, sottoscritto in data 5 novembre 2007, tra il Ministero delle infrastrutture, la regione Lombardia, la provincia di Milano e il comune di Milano, a fronte di un costo totale dell'opera di 533 milioni di euro, prevedeva l'assegnazione di 6 milioni di euro per la progettazione definitiva dell'infrastruttura da parte dello Stato e che la ripartizione del finanziamento dell'opera sarebbe stata successivamente definita.
A seguito del tavolo Lombardia – Expo 2015 – del 25 maggio 2009, è stata determinata la nuova rimodulazione degli impegni finanziari a carico del Governo per 316 milioni di euro e a carico degli enti locali per 211 milioni di euro.
In seguito ad un miglioramento istruttorio, il valore del progetto fu portato da 533 milioni di euro a 476,66 milioni di euro, così ripartito:
60 per cento a carico dello Stato per un importo di 285,99 milioni di euro;
40 per cento a carico degli enti locali per un importo di 190,66 milioni di euro.

La copertura finanziaria della progettazione definitiva dell'infrastruttura era assicurata, da un finanziamento pari a 6 milioni di euro, a valere sui fondi stanziati dall'articolo 7, comma 3, del decreto-legge n. 159 del 1o ottobre 2007, (convertito nella legge n. 222 del 2007), mentre per 279 milioni di euro mancava la relativa copertura.
Il 13 maggio 2010 il Cipe approvava il progetto preliminare dell'opera ma la Corte dei conti, con delibera del dicembre 2010, ha ricusato il visto per mancanza di copertura finanziaria. Allo stato, si attende che il comune di Milano dia nuovamente impulso al procedimento presentando un nuovo progetto oppure l'aggiornamento di quello attuale.
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti: Maurizio Lupi.