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Atto a cui si riferisce:
C.4/00461 la tematica delle nuove generazioni è stata descritta formalmente come una delle priorità dell'azione di Governo nei primi cento giorni del suo mandato; attualmente una delle poche...



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 20 febbraio 2014
nell'allegato B della seduta n. 177
4-00461
presentata da
MOLTENI Nicola

Risposta. — Con l'interrogazione in esame, l'interrogante chiede informazioni sui tempi e le risorse disponibili per il bando del Servizio civile nazionale per il 2013 e sulle affermazioni al riguardo di un dirigente del dipartimento dell'ufficio nazionale per il Servizio civile nazionale.
Premetto che considero il Servizio civile nazionale un bene prezioso per tutta la collettività, un positivo strumento di integrazione e solidarietà, oltre che una significativa esperienza pioneristica in Europa e una realtà che lo Stato dedica in via esclusiva ai giovani.
Consapevole di tale importanza, mi sono impegnata per permettere l'avvio dei volontari con la pubblicazione dei bandi per il 2013 e per reperire nuove risorse.
Ricordo che venerdì 4 ottobre 2013 sono stati pubblicati il nuovo bando per il Servizio civile nazionale e i bandi regionali di selezione dei volontari, che permetteranno la partecipazione complessiva di 15.466 giovani, 502 dei quali da impiegarsi in progetti all'estero.
Tale termine, come evidenziato dal dottor De Cicco, dirigente dell'Ufficio nazionale per il Servizio civile, è stato dovuto alla conclusione delle diverse fasi del procedimento di preparazione dei bandi e alla definizione delle graduatorie regionali.
Infatti, il procedimento amministrativo di esame e valutazione comparativa dei progetti del Servizio civile nazionale è stato avviato (8 novembre 2012) e terminato con il decreto direttoriale di approvazione delle graduatorie finali dei progetti (n. 139 del 29 aprile 2013), entro il termine dei sei mesi previsto dalla normativa vigente (decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 luglio 2010, n. 142).
Inoltre, prima della pubblicazione dei bandi, si è dovuto attendere anche il perfezionamento del documento di programmazione economica finanziaria per il 2013 con l'acquisizione dei pareri favorevoli della conferenza Stato-regioni e le province autonome di Trento e Bolzano e della Consulta nazionale per il Servizio civile.
Dal punto di vista finanziario, pur nell'attuale difficile contesto economico che aveva comportato delle progressive riduzioni degli stanziamenti per il Servizio civile nazionale negli ultimi anni, il mio impegno e quello del Governo è stato quello di recuperare ulteriori risorse. Ciò ha permesso di avere a disposizione 99.923.540 di euro per i bandi del 2013, al netto dei costi generali e di funzionamento e degli oneri finanziari scaturiti dai precedenti bandi.
In particolare, la ripartizione del fondo per il Servizio civile prevede una quota del 54 per cento assegnato al Dipartimento della gioventù e del Servizio civile nazionale (compresa la quota dei volontari da impiegare all'estero) e la restante, pari al 46 per cento, distribuito tra le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano.
Nel bando per gli enti iscritti all'albo nazionale sono stati ammessi al finanziamento 542 progetti da svolgersi in Italia per un totale di 7.614 volontari e 48 da realizzarsi all'estero per 502 volontari, cui si aggiungono i 6 progetti autofinanziati dalla Confederazione nazionale delle misericordie per altri 30 volontari.
I 21 bandi delle regioni e delle province autonome vedranno invece impegnati 7.320 ragazzi e ragazze in 1.189 progetti.
Per quanto riguarda il 2014, la legge di stabilità ha aumentato a 105 milioni di euro le risorse a disposizione del Fondo nazionale per il Servizio civile compresi i 10 milioni già stanziati dal decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76, convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto 2013, n. 99, recante primi interventi urgenti per la promozione dell'occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonché in materia di imposta sul valore aggiunto (Iva) e altre misure finanziarie urgenti.
Si tratta di un segnale incoraggiante che dimostra la sensibilità del Governo sulle politiche giovanili e il sostegno a iniziative formative così importanti per l'intera collettività come il Servizio civile nazionale.
In tale ottica, mi auguro che il Parlamento possa discutere quanto prima una riforma complessiva del Servizio civile nazionale che riguardi anche lo snellimento delle procedure amministrative per la presentazione e l'esame dei progetti e la selezione dei volontari.
Il Ministro per l'integrazione: Cécile Kyenge.