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Atto a cui si riferisce:
C.4/00982 i medici in servizio presso le strutture penitenziarie hanno stipulato un contratto di convenzione, con proroga automatica, con il Ministero della giustizia ai sensi della legge n. 740 del 1970,...



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 17 dicembre 2013
nell'allegato B della seduta n. 139
4-00982
presentata da
IMPEGNO Leonardo

Risposta. — Si risponde all'interrogazione in esame, per delega della Presidenza del Consiglio dei ministri.
In esito al passaggio della gestione della medicina penitenziaria dal Ministero della giustizia alle ASL, disposto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1o aprile 2008, la struttura commissariale della regione Campania ha adottato i due decreti del commissario ad acta (DCA) n. 28/2012 e n. 26/2013.
Con il decreto del commissario ad acta n. 28/2012 la regione Campania ha fornito indirizzi per portare a compimento la riconduzione dei rapporti di lavoro del personale operante presso gli istituti penitenziari nell'ambito delle tipologie dei rapporti di lavoro del Servizio sanitario nazionale (SSN), specificando che, per i medici incaricati dall'amministrazione penitenziaria, l'attuale rapporto contrattuale continuerà ad essere assicurato ai sensi della legge n. 740 del 1970, fino alla naturale scadenza, mentre per i medici addetti al servizio integrativo di assistenza sanitaria (SIAS), il rapporto di lavoro sarà ricondotto nell'ambito dell'Accordo collettivo nazionale (ACN) di medicina generale, settori della continuità assistenziale e medicina dei servizi. Per i medici specialisti è previsto l'inquadramento all'interno dell'ACN degli specialisti ambulatoriali e dei professionisti. Per il personale del comparto sono programmate procedure concorsuali e, nelle more dell'espletamento di dette procedure, è previsto il ricorso a contratti libero professionali ovvero ad assunzioni a tempo determinato.
Il decreto n. 28 del 2012, in data 5 febbraio 2013 è stato oggetto di osservazioni da parte dei Ministeri affiancanti, in particolare si è ritenuta non condivisibile la disposizione secondo cui i rapporti di lavoro del personale sanitario, instaurati ai sensi della legge n. 740 del 1970 e trasferiti dal dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e dal dipartimento della giustizia minorile del Ministero della giustizia alle aziende sanitarie locali del Servizio sanitario nazionale, devono continuare ad essere disciplinati dalla citata legge n. 740 del 1970 fino alla relativa scadenza. Per quanto riguarda la prevista adozione dei provvedimenti necessari a realizzare la continuità di tutte le tipologie di rapporti convenzionali del personale, trasferito in base all'ex decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1o aprile 2008, i Ministeri affiancanti hanno richiesto informazioni in merito alle specifiche modalità attraverso cui tale continuità verrebbe garantita. È stato, inoltre, richiesto di evidenziare che l'onere per la trasformazione dei rapporti di lavoro sia compatibile con le risorse a tale scopo previste dall'articolo 6 del citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1o aprile 2008.
Per quanto concerne il personale del comparto, si è evidenziato che, in ragione del previsto percorso dell'inquadramento nell'ambito del personale dipendente Ssn, non appare congruo il ricorso all'utilizzo dei contratti libero professionali in luogo di assunzioni a tempo determinato effettuate con le modalità stabilite dal decreto del Presidente della Repubblica n. 220 del 2001.
Con il decreto del commissario ad acta n. 26/2013 la struttura commissariale ha provveduto ad integrare il precedente decreto n. 28 del 14 marzo 2012, accogliendo le indicazioni formalizzate in merito alla necessità di garantire che i rapporti di lavoro del personale trasferito alle Asl dal dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e dal dipartimento della giustizia minorile del Ministero della giustizia continuino ad essere disciplinati, fino alla loro naturale scadenza, in base alle previsioni di cui alla legge n. 740 del 1970.
In relazione al decreto del commissario ad acta n. 26/2013 i Ministeri affiancanti, in data 2 luglio 2013, hanno richiesto alla struttura commissariale di verificare che il trasferimento al servizio sanitario nazionale delle funzioni sanitarie afferenti alla medicina penitenziaria avvenga senza maggiori oneri a carico della finanza pubblica (rispetto all'ammontare delle risorse trasferite) e hanno ribadito la richiesta di fornire un quadro analitico relativo all'impegno ed al relativo costo. Hanno, inoltre, rilevato che nel decreto non viene riportata alcuna ulteriore previsione in merito alle modalità di gestione/inquadramento contrattuale del personale di comparto, chiedendo chiarimenti in merito.
Il Sottosegretario di Stato per la salute: Paolo Fadda.