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Atto a cui si riferisce:
C.5/00231 sul territorio della provincia di Isernia nel comune di Pettoranello del Molise opera la società Ittierre spa, leader nel settore dell'abbigliamento di alta gamma; la Ittierre spa...



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 9 ottobre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-00231

I problemi in cui si trova la ITTIERRE SpA sono all'attenzione del Governo da tempo, in quanto già nell'anno 2010 la suddetta società era stata sottoposta ad amministrazione straordinaria ai sensi del decreto legislativo n. 270/99.
A tal riguardo, si precisa che la società acquirente Albisetti ha rilevato il complesso aziendale ITTIERRE dalla procedura di amministrazione straordinaria nel mese di novembre 2010, impegnandosi contrattualmente per un biennio al mantenimento dell'attività e dei livelli occupazionali.
Conseguentemente, è venuto meno anche il monitoraggio della Procedura di amministrazione straordinaria (ossia dei suoi organi Commissari, Comitato e del Ministero dello sviluppo economico) in ordine alla esecuzione della stessa vendita, quantomeno sotto il profilo imprenditoriale.
Il 9 aprile scorso si è tenuto presso il Ministero dello sviluppo economico una riunione alla presenza dei rappresentati della procedura di Amministrazione straordinaria e le OOSS per la messa in mobilità dei lavoratori che non sono stati assorbiti nell'ambito della procedura di vendita.
La messa in mobilità di tali lavoratori discende dal fatto che è già stata utilizzata tutta la Cassa integrazione in deroga cui si poteva ricorrere.
Perdurando lo stato di crisi, è stato attivato, altresì, un tavolo relativo all'azienda ITTIERRE ed all'acquirente Albisetti.
In data 3 settembre 2013 si è, infatti, tenuto presso il MiSE un ulteriore incontro per la verifica della situazione della società. In tale sede l'azienda aveva comunicato di aver in corso importanti contatti con possibili nuovi soci, che l'avrebbero affiancata portando in Ittierre nuova finanza. Verrà, quindi, definito un nuovo piano industriale che avrebbe dovuto prevedere gli aspetti finanziari ed industriali alla luce dell'intervento dei nuovi soci.
Pur tuttavia, il rappresentante legale della società non aveva escluso il possibile ricorso alla procedura di concordato.
Per quanto concerne il «Contratto di Sviluppo «ITTIERRE SpA» ed il relativo piano industriale e prospettive della filiera tessile regionale, il Ministero del Lavoro ha appreso, a seguito di un'ispezione compiuta in data 2 ottobre 2013, che in data 18 gennaio 2012 l'impresa aveva chiesto al Ministero dello Sviluppo economico di accedere alla procedura di negoziazione per la concessione di agevolazioni di cui al decreto ministeriale 24 settembre 2010.
Il contratto di sviluppo prevedeva un investimento pari a 48 milioni di euro, dei quali 38 milioni sarebbero stati assicurati da parte privata, con pagamento degli investimento previsto in consuntivo, mentre 8,3 milioni sarebbero stati a carico di parte pubblica.
Al fine di avviare la procedura del contratto di sviluppo si sono tenuti diversi incontri sia presso la Regione Molise sia presso il Ministero dello sviluppo economico, proprio al fine d'avviare la procedura del contratto di sviluppo.
Con delibera del 2 maggio 2012 n. 280 la regione Molise manifestava l'interesse per la concretizzazione del contratto di sviluppo proposto dall'Ittierre dando mandato alle strutture dell'Assessorato per lo Sviluppo Economico per l'avvio di un confronto operativo con il MISE e con Invitalia S.p.a.
Con successiva delibera del 23 ottobre 2012 n. 640 la Giunta Regionale aveva autorizzato l'utilizzo delle economie rinvenienti dalla quota di cofinanziamento, resa disponibile sul capitolo del bilancio previsionale 2012 e 2013 e relativa al Contratto di Programma Molise Agroalimentare Scarl, per contribuire, unitamente alle risorse statali, al cofinanziamento dei Contratti di sviluppo.
Tuttavia, come precisato dalla competente direzione del MiSE, le risorse assegnate ai contratti di sviluppo nell'ambito delle assegnazioni previste dal Programma Operativo Nazionale Ricerca e Competitività 2007-2013 (PON R&C), del Piano di Azione Coesione (PAC) e delle risorse liberate PON Sviluppo Imprenditoriale Locale 2000-2006 (PON SIL) ex DM 28 settembre 2012, risultavano finalizzate al finanziamento di programmi di sviluppo localizzati esclusivamente nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Successivamente, l'articolo 3 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, recante «Rifinanziamento dei contratti di sviluppo» ha destinato 150 milioni di euro per il «rifinanziamento dei programmi di sviluppo nel settore industriale ... da realizzare nei territori regionali che, sulla base delle fonti finanziarie disponibili alla data di entrata in vigore del presente decreto, non sono destinatari di risorse per la concessione di agevolazioni».
Pertanto, in relazione al quesito posto dagli onorevoli Interroganti concernente i motivi che ritardano l'approvazione del Contratto di sviluppo in argomento, si evidenzia che soltanto alla luce della suddetta disposizione normativa, sarà possibile procedere all'istruttoria delle istanze di contratto relative ad iniziative localizzate anche nelle Regioni del Centro-Nord, incluso il Molise.
Si precisa infine, come comunicato dal Ministero del Lavoro che in data 18 settembre 2012 la Società ha presentato ricorso al Tribunale d'Isernia per l'ammissione alla procedura di concordato preventivo, con termine, concesso con decreto del medesimo Tribunale, sino al 26 novembre 2013 per la presentazione di una proposta definitiva di concordato preventivo.
Risulta altresì che al momento l'azienda si avvale di ammortizzatori sociali con la concessione della cassa integrazione ordinaria per il periodo dal 26 agosto 2013 al 23 novembre 2013 con riguardo a n. 589 lavoratori.