• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/10442    la legge 11 novembre 2016, n. 232, all'articolo 1, comma 621, istituisce nello stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, un fondo con una...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-10442presentato daPALAZZOTTO Erasmotesto diMercoledì 1 febbraio 2017, seduta n. 734

   PALAZZOTTO e MARCON. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
   la legge 11 novembre 2016, n. 232, all'articolo 1, comma 621, istituisce nello stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, un fondo con una dotazione finanziaria di 200 milioni di euro per l'anno 2017, per interventi straordinari volti a rilanciare il dialogo e la cooperazione con i Paesi africani d'importanza prioritaria per le rotte migratorie;
   il fondo per l'Africa era stato ripetutamente annunciato come un deciso segnale di aumento delle risorse per la cooperazione pubblica allo sviluppo in modo da portare l'Italia al «terzo o quarto posto» nella classifica mondiale;
   contrariamente a quanto annunciato, quindi, i 200 milioni di euro non sono stati allocati alla cooperazione per lo sviluppo ma alla Direzione Generale per le politiche migratorie che si trova a dover gestire, per il solo 2017 e senza le necessarie competenze gestionali, una cifra sei volte superiore al normale stanziamento annuale;
   nel comunicato che annuncia la conferenza stampa di presentazione del «decreto fondo per l'Africa» per il 1o febbraio 2017 si legge: «Con questo decreto abbiamo dato il via ad alcune misure necessarie e strategiche per il rafforzamento della frontiera esterna e per il contrasto ai flussi di migranti irregolari. È un grande passo in avanti, decisivo nell'impegno del governo italiano per il raggiungimento degli obiettivi di stabilità e sicurezza, in Italia e in Europa»;
   da una prima bozza in circolazione in questi giorni si legge che le risorse verranno impiegate per la «formazione delle autorità di frontiera e di quelle giudiziarie africane, acquisto di strumentazioni per il controllo e la prevenzione dei flussi di migranti, aggiornamento e digitalizzazione dei registri di stato civile, rimpatri assistiti dai paesi di transito a quelli di origine, campagne informative sul rischio migratorio»;
   l'impianto è stato confermato durante la conferenza stampa del Ministro che ha dichiarato che il fondo nasce con l'obiettivo strategico di lavorare sulla frontiera esterna ed evitare le partenze;
   sarebbero previsti anche interventi di cooperazione allo sviluppo e aiuti umanitari, ma soltanto con Paesi che costituirebbero «l'argine» al flusso migratorio –:
   se non si intenda rivedere l'attuale ipotesi di gestione del fondo a favore della previsione originaria, ovvero assumere iniziative per incrementare le risorse per la cooperazione pubblica allo sviluppo, anche in ragione dell'impegno preso in previsione del G7 a Taormina e della partecipazione al Consiglio di sicurezza per il 2017 e al fine di ridurre la distanza con la media europea. (5-10442)