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Atto a cui si riferisce:
S.1/00724 premesso che: l'Agenzia europea per i medicinali (EMA) è un organo decentrato dell'Unione europea, con sede a Londra, che conta circa 1.000 dipendenti; il suo compito principale è di...



Atto Senato

Mozione 1-00724 presentata da ANDREA MANDELLI
giovedì 2 febbraio 2017, seduta n.754

MANDELLI, AZZOLLINI, SERAFINI, ZUFFADA, RIZZOTTI, Mariarosaria ROSSI, FLORIS, SCIASCIA, MALAN, BOCCARDI, ALICATA, RAZZI, CERONI, CALIENDO, PALMA, MINZOLINI, PELINO, PICCOLI, MARIN, BERTACCO, AMIDEI, SCILIPOTI ISGRO', GASPARRI, GALIMBERTI, D'ALI', PAGNONCELLI, PICCINELLI, CENTINAIO, CANDIANI, ALBERTINI, MANCUSO, VICECONTE, GUALDANI, PERRONE, ZIZZA, LIUZZI, FUCKSIA, BIGNAMI, Giovanni MAURO, RICCHIUTI, ZANONI, SPOSETTI, LAI, Stefano ESPOSITO, SILVESTRO, SANTINI, COCIANCICH, BROGLIA, DEL BARBA, LUCHERINI, MUNERATO, BISINELLA, BELLOT - Il Senato,

premesso che:

l'Agenzia europea per i medicinali (EMA) è un organo decentrato dell'Unione europea, con sede a Londra, che conta circa 1.000 dipendenti; il suo compito principale è di tutelare e promuovere la sanità pubblica e la salute degli animali mediante la valutazione ed il controllo dei medicinali per uso umano e veterinario;

l'EMA è responsabile, in via principale, della valutazione scientifica delle domande finalizzate ad ottenere l'autorizzazione europea di immissione in commercio per i medicinali (procedura centralizzata);

il 23 giugno 2016, con un'affluenza alta, pari al 72,2 per cento, il 51,9 per cento dei cittadini del Regno Unito ha votato per porre fine all'adesione del Paese all'Unione europea che ebbe inizio nel 1973;

il referendum è destinato a produrre effetti nel Regno Unito anche per il sistema sanitario dell'Unione europea, dalla ricerca e sviluppo per i prodotti farmaceutici, alla spesa sanitaria e farmaceutica, al commercio e agli investimenti, alla regolamentazione del settore;

dopo l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea, l'EMA dovrà dunque trasferire la propria sede in un'altra delle 27 nazioni dell'Unione;

l'Italia rappresenta uno dei più importanti produttori farmaceutici in Europa ed è uno dei Paesi fondatori dell'Unione;

la Lombardia, in particolare, è la prima regione italiana nel settore farmaceutico con 28.000 addetti, più altri 18.000 che lavorano nell'indotto, ed investe ogni anno 7 miliardi di euro in ricerca e innovazione;

anche nel campo biomedicale la Lombardia, con oltre 800 imprese, 30.000 dipendenti e il 49 per cento del fatturato nazionale, è la prima regione nel settore dei dispositivi medici. La provincia di Milano, in particolare, è l'area a maggiore concentrazione di imprese, con circa il 61 per cento delle imprese lombarde, e quasi l'80 per cento del fatturato prodotto nella regione;

considerato, inoltre che:

il Ministro della salute, Beatrice Lorenzin, subito dopo l'esito del referendum britannico, ha avanzato la proposta di candidatura dell'Italia, ed in particolare di Milano, ad ospitare la nuova sede dell'EMA, assicurando l'impegno del Governo in tal senso;

il Ministro ha annunciato, infatti, che il Governo ha messo in bilancio un investimento di 56 milioni di euro che servirà per costruire la futura sede dell'EMA;

il 6 luglio 2016, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha dichiarato che: "Milano, una delle città con la più alta vivibilità in Europa, si candida all'eventuale ricollocamento dell'Autorità bancaria europea (ABE) e dell'Agenzia europea per i medicinali (EMA), forte di una ottima rete infrastrutturale, dieci università, investimenti per l'area post Expo e un mercato immobiliare in piena ripresa";

nel mese di settembre, è stata avanzata ufficialmente la candidatura di Milano, a seguito di un vertice tenutosi alla presenza del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e, per il governo, del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, oltre che del rettore dell'università degli studi di Milano Gianluca Vago e dell'imprenditrice Diana Bracco;

anche il direttore generale dell'AIFA, Mario Melazzini, ha riconosciuto che, con l'arrivo dell'EMA a Milano, la città potrebbe consolidare il proprio status di polo europeo delle biotecnologie al servizio della salute;

la candidatura di Milano è stata, infine, suggellata dal "patto per Milano", documento contenente gli obiettivi strategici per la città condivisi da Comune e Governo, firmato il 13 settembre 2016 dal Presidente del Consiglio dei ministri pro tempore, Matteo Renzi e dal sindaco Giuseppe Sala;

l'ex premier ha dichiarato che "il Governo e la Città, in stretto raccordo con la Regione Lombardia e le altre istituzioni pubbliche e private interessate, si impegnano a predisporre il dossier e a individuare le modalità più idonee per la sua presentazione in sede di Consiglio e Commissione Europea",

impegna il Governo a sostenere concretamente la candidatura di Milano a sede dell'EMA e porre in essere tutte le iniziative necessarie in tal senso, rappresentando questa scelta una grande opportunità culturale e economica, nonché uno stimolo per valorizzare il patrimonio scientifico nel campo sanitario del nostro Paese.

(1-00724)