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Atto a cui si riferisce:
C.5/00813 la discarica sita in Contrada Martucci, in agro di Conversano (Bari), nella zona denominata un tempo «Conca d'Oro» per la fertilità delle terre nonché nel territorio della «Denominazione di...



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 17 settembre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-00813

Con riferimento alle problematiche ambientali segnalate dagli Onorevoli interroganti, si rappresenta quanto segue.
Il territorio comunale di Conversano nella vasta area della Contrada Martucci è caratterizzato dalla presenza di diversi impianti di smaltimento e trattamento dei rifiuti.
In particolare, così come relazionato dalla Regione Puglia, vi è:
la vecchia discarica comunale, che è stata in esercizio dal 1975 al 1982 e successivamente dalla fine degli anni ’80 e fino al 1996;
il I lotto della discarica della Società Lombardi Ecologia, chiuso negli anni 90 e il III lotto, attualmente chiuso;
l'impianto complesso gestito dalla Società Progetto Gestione Bacino Bari 5 s.r.l.

Per quanto riguarda il I lotto della discarica gestita dalla Società Lombardi Ecologia, la chiusura e la post-gestione erano assoggettati alla disciplina del decreto del Presidente della Repubblica n. 915 del 1982 e dalla Legge regionale di Delega n. 30/1986.
Per il III lotto, invece, i cui conferimenti sono cessati nel marzo 2011, a seguito di Ordinanza del Commissario Delegato per l'Emergenza Ambientale n. 98/2011, è in corso presso l'Assessorato il procedimento integrato di VIA/AIA all'interno del quale è stato già richiesto uno studio idrogeologico finalizzato al monitoraggio della falda acquifera, con la previsione che, a valle del provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale, si procederà all'adozione dell'atto formale di chiusura della discarica ai sensi dell'articolo 12, comma 3 del decreto legislativo n. 36 del 2003.
Con riguardo, invece, all'impianto complesso, gestito dalla Società Progetto gestione bacino Bari 5, dagli atti della Regione, risulta che la Società ha avviato le procedure per la messa in sicurezza, ai sensi dell'articolo 245 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e s.m.i., a seguito del sequestro operato dal GIP su tre pozzi, peraltro comuni ai sopra richiamati impianti, e sulle due vasche, presentando il Documento «Analisi storica ed elaborazione dei dati esistenti» finalizzato alla elaborazione di un Piano di indagine preliminare.
La situazione del sito, come delle aree agricole limitrofe, è altresì oggetto di una approfondita indagine dell'Arpa Puglia.
Nel gennaio 2013, infatti, la suddetta Agenzia ha condotto uno studio di tipo descrittivo con l'obiettivo di fornire, separatamente per causa e genere, un profilo di mortalità della popolazione residente nei Comuni di Mola di Bari e Conversano e di evidenziare eventuali eccessi negli indicatori di mortalità specifici per causa di morte rispetto agli indicatori regionali e provinciali.
La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari ha promosso un procedimento penale a carico dei responsabili della società Lombardi Ecologica Srl, successivamente ricostituita nella società Progetto Gestione Bari Cinque Srl, nonché di alcuni pubblici funzionari, per gravi reati, quali, la gestione illecita di rifiuti, il disastro, la truffa, il falso e l'omissione di atti di ufficio.
Nel corso delle indagini preliminari, è stato disposto il sequestro preventivo di alcune vasche di soccorso della discarica in questione (già oggetto di sequestro probatorio), della cd. vecchia discarica, nonché di alcuni pozzi posti a valle dell'impianto suddetto. I provvedimenti sono stati assunti al fine di evitare che le attività in corso di esecuzione presso i siti indicati possano aggravare le conseguenze dei reati, ai danni dell'ambiente e della collettività.
Il Tribunale di Bari, con ordinanza del 3 luglio 2013, ha accolto la richiesta formulata dalla società Progetto Gestione Bacino Bari 5 di procedere con incidente probatorio al fine di accertare, nel contraddittorio delle parti, alcune caratteristiche tecniche dell'impianto in questione.
Il caso segnalato dagli Onorevoli interroganti è all'attenzione del Ministero.
Infatti, nell'ambito del suddetto procedimento penale, questa Amministrazione, seppure erroneamente non ancora individuata quale persona offesa, ha interesse alla costituzione di parte civile nel processo in quanto titolare del diritto al risarcimento del danno ambientale cagionato,
Pertanto, al fine di poter partecipare attivamente alle disposte operazioni peritali, attraverso la nomina di un consulente tecnico di parte, con nota del 4 settembre 2013 ha richiesto ad ISPRA di indicare i riferimenti di un funzionario che possa assumere il suddetto incarico.
Sarà, quindi, cura del Ministero procedere, in coordinamento con il Commissario delegato nonché con il supporto dell'Avvocatura dello Stato, ad ogni utile iniziativa per la salvaguardia dell'interesse erariale.