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Atto a cui si riferisce:
S.4/00774 DE MONTE, AMATI, CANTINI, COLLINA, CUCCA, CUOMO, FAVERO, MORGONI, RUSSO, VALENTINI - Al Ministro della difesa - Premesso che: come segnalato da molti cittadini negli ultimi anni, i cieli...



Atto Senato

Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 016
all'Interrogazione 4-00774

Risposta. - Preme sottolineare innanzitutto l'importanza fondamentale che riveste per il personale delle forze armate l'acquisizione di adeguati livelli di addestramento, al fine sia di poter assolvere al meglio i compiti istituzionali, sia per consentire al personale stesso di operare nelle condizioni di maggior sicurezza possibile.

In particolare, l'attività addestrativa per l'Aeronautica militare, oltre ad essere indispensabile per il mantenimento delle capacità operative funzionali alla salvaguardia della sicurezza dello spazio aereo dì interesse nazionale, costituisce, altresì, il fondamento da cui originano tutti i principi basilari della sicurezza delle operazioni di volo.

In tale ambito, premesso che l'attività di volo militare risulta compiutamente disciplinata in ogni suo aspetto specie per quel che concerne l'incolumità dei terzi sorvolati, si assicura che l'Aeronautica militare profonde un costante impegno affinché tutte le attività di volo di natura sia operativa sia addestrativa condotte sui cieli d'Italia, compresi quelli del Friuli-Venezia Giulia, vengano svolte nel pieno rispetto delle vigenti normative concernenti l'impatto ambientale ed antirumore.

Entrando nel merito di tali disposizioni, si osserva innanzitutto che l'attività di volo normalmente viene condotta evitando il sorvolo di centri urbani.

Nei casi, invece, in cui non è possibile evitare aree densamente abitate, tale sorvolo avviene a quote superiori ai 1.500 piedi (circa 500 metri), ad una distanza minima di 1.5 NM (3 chilometri), ed a velocità tali da ridurne l'impatto acustico.

L'attività di volo notturno di norma si svolge nei giorni dal lunedì al venerdì, non oltre le ore 23.00 locali. Durante i fine settimana, invece, l'unica attività di volo riconducibile ad aeromobili militari potrebbe essere quella connessa alle esibizioni della pattuglia acrobatica nazionale in località e date preventivamente autorizzate dalle competenti autorità oppure agli eventuali cosiddetti scrambles reali dei velivoli da difesa aerea.

In tale contesto, si osserva che la medesima disciplina viene applicata senza alcuna deroga nei confronti di tutti gli aeromobili stranieri autorizzati al sorvolo dello spazio aereo nazionale, ivi inclusi gli aeromobili appartenenti ai reparti di nazionalità estera permanentemente rischierati nel Paese.

In proposito, si ricorda che l'attività addestrativa dei reparti statunitensi rischierati in Italia è soggetta ad ulteriori e particolari limitazioni rispetto a quanto sopra, in applicazione dell'accordo bilaterale tra Italia e Stati Uniti per il rispetto delle procedure stabilite dalla Commissione Tricarico-Pruher. Infatti, tali procedure prevedono che l'attività addestrativa statunitense debba essere strettamente monitorata e contingentata e che l'attività di volo notturno non ecceda il 25 per cento del totale dei voli settimanali autorizzati.

Infine, per quanto riguarda la creazione di una commissione mista, è opportuno evidenziare che già esistono procedure di coordinamento tra l'ENAC e l'Aeronautica militare con riferimento anche a quanto disposto dalla vigente normativa europea.

MAURO MARIO WALTER Ministro della difesa

16/10/2013