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Atto a cui si riferisce:
C.5/01142 l'assessore ai trasporti della regione Marche ha inviato recentemente una nota indirizzata ai Ministri interrogati, al presidente della Conferenza delle, regioni e delle province autonome, ai...



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 26 novembre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-01142

Gli interroganti segnalano le forti disparità tra le Regioni nella ripartizione del Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale, con particolare riferimento alla Regione Marche.
Al riguardo, come già noto agli interroganti, ricordo che l'istituzione di detto Fondo Nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del TPL, anche ferroviario, nelle Regioni a statuto ordinario è stata prevista, a decorrere dal 2013, dall'articolo 1, comma 301, della legge n. 228 del 2012, che ha integrato e modificato l'articolo 16-bis del decreto-legge n. 95 del 2012.
In merito, evidenzio che il Fondo, alimentato da una compartecipazione al gettito derivante dalle accise sul gasolio per autotrazione e sulla benzina, deve essere ripartito tra le Regioni a statuto ordinario sulla base dei criteri volti ad incentivare gli enti territoriali a razionalizzare e rendere efficiente la programmazione e la gestione dei servizi di trasporto pubblico locale e dei servizi ferroviari regionali, garantendo, tra l'altro, un'offerta più idonea, efficiente ed economica per il soddisfacimento della domanda di trasporto pubblico, nonché il progressivo incremento del rapporto tra ricavi da traffico e costi operativi.
I criteri di ripartizione del Fondo in esame, ispirati come detto a logiche di efficientamento e razionalizzazione, superando la cristallizzazione dei servizi storici e della spesa storica, renderanno sempre più coerente in termini quantitativi e qualitativi l'offerta dei servizi con la domanda reale esistente nelle singole realtà regionali.
Per verificare tale processo sono stati presi, a riferimento, infatti, indicatori quali quelli del rapporto ricavi/costi e del load factor, che consentono di verificare la rispondenza dell'offerta quantitativa e qualitativa dei servizi con la domanda esistente, evitando l'uso non ottimale delle risorse pubbliche disponibili.
Tuttavia, al fine di dare concreta attuazione a detto processo di razionalizzazione ed efficientamento si è reso necessario definire quale sia la ripartizione percentuale iniziale del Fondo medesimo.
Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2013 ha, quindi, recepito le percentuali di ripartizione di tale Fondo precedentemente definite dalle Regioni nell'ambito dell'intesa sancita in Conferenza Unificata nella seduta del 7 febbraio 2013 e ha previsto che, in fase di prima applicazione, le medesime percentuali per gli anni 2014 e 2015 siano adeguate annualmente entro il 31 dicembre dell'anno precedente, su proposta della Conferenza delle Regioni e Province autonome, previa intesa in sede di Conferenza Unificata.
Senza dubbio, le eventuali esigenze di riequilibrio delle Regioni, quali quelle manifestate dagli interroganti, potranno essere manifestate in tale sede.
Devo evidenziare, altresì, che al fine di evitare traumi al settore e garantire un efficientamento strutturale e progressivo dello stesso, con il suddetto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri si è prevista l'erogazione a regime, per ciascuna Regione, del 90 per cento delle risorse destinate alla regione medesima, condizionando il residuo 10 per cento alla verifica della produzione degli effetti di razionalizzazione attesi.
Solo a seguito di tale verifica e della determinazione dei cosiddetti costi standard, sui quali si sta lavorando, si potrà procedere progressivamente ad una nuova ripartizione tra le Regioni delle risorse disponibili, la quale non potrà non tenere conto anche di un livello essenziale di servizi di trasporto pubblico locale e ferroviario, ancora non definito, che, in modo uniforme, dovrà essere assicurato sull'intero territorio nazionale.
D'altra parte, come anche il MEF riferisce in merito, qualsiasi autonoma iniziativa governativa diretta alla costituzione di un fondo perequativo per la quota ancora da attribuire per l'anno 2013 si porrebbe in contrasto con quanto già stabilito dalle Regioni nella citata seduta della Conferenza unificata con violazione della loro autonomia finanziaria.
Da ultimo, mi preme segnalare, che all'esito della Conferenza Unificata dello scorso 21 novembre convocata in seduta straordinaria, proprio per discutere sulle iniziative da assumere nel settore del trasporto pubblico locale il Governo, le Regioni e le Provincie Autonome hanno concordato, tra l'altro, sulla costituzione di un gruppo di lavoro, con la partecipazione di tutti i soggetti istituzionali interessati, che analizzi le criticità del TPL e partecipi, nel contempo, alla produzione di elementi istruttori per la determinazione dei costi standard per il settore.