• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/02776    il 17 gennaio 2017 Trenitalia ha comunicato l'aumento del costo degli abbonamenti per le linee ferroviarie ad alta velocità che, da Nord a Sud del Paese, si aggira attorno al 35 per...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02776presentato daCARLONI Anna Mariatesto diMartedì 7 febbraio 2017, seduta n. 737

   CARLONI, TULLO, ANZALDI, BRANDOLIN, BRUNO BOSSIO, CARDINALE, CASTRICONE, COPPOLA, CRIVELLARI, CULOTTA, MARCO DI STEFANO, FERRO, GANDOLFI, PIERDOMENICO MARTINO, MAURI, META, MINNUCCI, MOGNATO, MURA, PAGANI, SIMONI, MARTELLA, CINZIA MARIA FONTANA, BINI e TINO IANNUZZI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   il 17 gennaio 2017 Trenitalia ha comunicato l'aumento del costo degli abbonamenti per le linee ferroviarie ad alta velocità che, da Nord a Sud del Paese, si aggira attorno al 35 per cento;
   sulla tratta Torino-Milano, ad esempio, lunga 153 chilometri e che conta circa 1.600 abbonati, l'abbonamento mensile passa da 340 a 459 euro; la Roma-Napoli, invece, lunga 213 chilometri e che conta circa 2.000 abbonati, rincara da 356 euro a 481 euro;
   questi sono solo due esempi dell'insostenibilità del costo degli abbonamenti, che hanno scatenato le proteste degli utenti, rappresentati dal Comitato nazionale pendolari alta velocità e Federconsumatori;
   a seguito di numerosi solleciti del Parlamento, del Governo e delle regioni, il 25 gennaio 2017 l'amministratore delegato di Trenitalia ha sospeso, a partire dal mese di marzo 2017, il rincaro degli abbonamenti, paventando però un reintegro di essi dal mese di giugno 2017;
   la questione abbonamenti è annosa ed incrocia temi come i servizi a mercato ed il servizio universale, la legislazione nazionale ed europea, nonché chiama in causa l'Autorità garante della concorrenza e del mercato e l'Autorità di regolazione dei trasporti, quest'ultima a parere degli interroganti ondivaga circa il da farsi e poco incisiva nella tutela dei passeggeri;
   inoltre, la questione di fruibilità delle linee ad alta velocità, costruite con soldi pubblici, ma destinate quasi esclusivamente per servizi a mercato, stride con i cambiamenti che i treni rapidi hanno introdotto nella società italiana, di cui il pendolarismo è il più evidente fenomeno;
   tale fenomeno è tutt'altro che marginale, come Trenitalia ha provato a far passare: infatti, si stima che i pendolari sulle tratte ad alta velocità siano circa 10.000. Anche qui, sarebbe utile maggiore chiarezza sui numeri reali da parte dell'azienda –:
   quali siano le azioni di tutela che si intendano intraprendere a favore di una categoria di persone economicamente e socialmente molto penalizzate dal suddetto rincaro, fermo restando il poco tempo a disposizione per intervenire - così come indicato dall'amministratore delegato di Trenitalia - e, al contempo, se non si ritenga che le possibili soluzioni possano coinvolgere anche l'altro operatore in concessione sulle linee ad alta velocità, la Nuovo trasporto viaggiatori, che, unilateralmente, non eroga più il servizio in abbonamento. (3-02776)