• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/15481    l'Italia è uno dei maggiori produttori mondiali di nocciole insieme a Turchia, Spagna e Stati Uniti ed il più importante tra i Paesi dell'Unione. Il panorama produttivo italiano...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15481presentato daCURRÒ Tommasotesto diMartedì 7 febbraio 2017, seduta n. 737

   CURRÒ, LAURICELLA, OLIVERIO, PALMA, CAPOZZOLO, FIORIO e TERROSI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro per gli affari regionali . — Per sapere – premesso che:
   l'Italia è uno dei maggiori produttori mondiali di nocciole insieme a Turchia, Spagna e Stati Uniti ed il più importante tra i Paesi dell'Unione. Il panorama produttivo italiano ricomprende 70.000 aziende e una produzione di 10.0000 tonnellate annue. Le superfici e le produzioni corilicole sono concentrate in sole 4 regioni: Piemonte, Lazio, Campania, Sicilia;
   a seguito della crisi di settore, esacerbata dalla forte concorrenza delle nocciole turche, caratterizzate da una dubbia qualità ma presenti sul mercato nazionale e comunitario ad un prezzo inferiore rispetto al prodotto italiano, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha promosso nel corso del 2010 la predisposizione di un «piano nazionale corilicolo» con il contributo di tecnici del settore, ricercatori e rappresentanti delle regioni interessate alla coltivazione del nocciolo al fine di evidenziare le criticità strutturali del comparto e attuare le azioni prioritarie di intervento per il rilancio della corilicoltura nazionale. Il documento descrittivo del piano risulta ancora oggi pubblicato sul sito istituzionale del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali;
   secondo quanto previsto dal piano suddetto il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha funzione di coordinamento delle politiche di intervento delle regioni interessate nonché di attuazione dei processi di concertazione con le organizzazioni professionali e dei produttori, con gli operatori del commercio e della trasformazione industriale, con gli enti di ricerca, con l'università e con l'associazione nazionale «città della nocciola», soggetti riuniti nell'organo centrale della struttura organizzativa – cosiddetto «tavolo di filiera corilifero» – cui sono demandate funzioni decisionali;
   a giudizio degli interroganti il problema oggetto del presente atto ha connotazione fortemente interdisciplinare in seno ai Ministeri interessati in quanto dalla semplice lettura del documento di descrizione del piano si rilevano non già una ma svariate direttrici di intervento. Diversi infatti sono gli aspetti e gli ambiti coinvolti: dal settore economico e di mercato, al settore fitosanitario genetico e varietale, a quello ambientale e inerente allo sviluppo economico dei territori, nonché normativo e regolamentare comunitario;
   il punto 2 del capitolo 6 prevede per il piano una durata di tre anni (2010, 2011, 2012) prorogabili in accordo con le regioni. Al contempo, non vi è sul sito istituzionale del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali alcuna evidenza in riferimento al suo eventuale completamento o al relativo stato di attuazione, né tantomeno evidenza di quanto riportato al punto 5 ovvero di provvedimenti normativi ivi previsti messi eventualmente in atto dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali né in relazione a eventuali atti o azioni posti in essere dalle regioni coinvolte;
   il piano, nel suo complesso, individua criticità, azioni e obiettivi strategici al fine di risolvere i problemi del comparto e secondo quanto descritto al punto 1 del capitolo 6 demanda la sua approvazione nella sede della «Conferenza Stato-regioni». A tale riguardo gli interroganti, risultando in possesso del relativo verbale di approvazione datato 29 aprile 2010 e prendendo dunque atto della sua avvenuta approvazione, rilevano come in premessa al verbale sia espressamente statuito che il piano «costituisca documento di indirizzo politico-programmatico di medio e lungo periodo per il settore corilicolo» –:
   se il Governo sia a conoscenza di quanto riportato in premessa;
   se il Governo intenda redigere un report soddisfacente in merito allo stato complessivo di attuazione, di avanzamento o di completamento del piano alla data odierna, anche in riferimento alle azioni poste in essere dalle regioni coinvolte, nonché in riferimento al coinvolgimento dei competenti Ministeri;
   se il Governo ritenga di fornire chiarimenti circa la propria volontà di prosecuzione o di ripresa politico-programmatica del piano sul breve e medio termine, avendo cura di aggiornare i dati delle criticità del settore all'anno in corso e valutando, in conseguenza delle risultanze, la possibilità di aggiornarne le previsioni programmatiche. (4-15481)