• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/10499    l'Italia ha aderito all’European Patent System (brevetto unitario europeo e tribunale unico brevetti), dando piena esecuzione alla ratifica dell'accordo sul tribunale unificato dei...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-10499presentato daSCUVERA Chiaratesto diMartedì 7 febbraio 2017, seduta n. 737

   SCUVERA, BERLINGHIERI, QUARTAPELLE PROCOPIO, BENAMATI, CARROZZA, ALBINI, ARLOTTI, BARGERO, BASSO, BECATTINI, BERGONZI, BRAGA, CAMANI, CANI, DONATI, FRAGOMELI, GINEFRA, IACONO, IMPEGNO, MARTELLA, MONTRONI, SCHIRÒ, SENALDI, TENTORI, VENTRICELLI e VICO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che:
   l'Italia ha aderito all’European Patent System (brevetto unitario europeo e tribunale unico brevetti), dando piena esecuzione alla ratifica dell'accordo sul tribunale unificato dei brevetti, con allegati (Bruxelles, 19 febbraio 2013);
   tale accordo prevede come sedi centrali del tribunale unico brevetti Londra, Monaco di Baviera e Parigi e, dopo i risultati sulla «Brexit», si pone il tema della ridiscussione della sede a Londra;
   entro marzo 2017, infatti, su richiesta del Regno Unito, verrà attivato l'articolo 50 del Trattato di Lisbona, per l'avvio del negoziato sul recesso della Gran Bretagna dall'Unione europea, cui seguirà la trattativa per ridefinire i rapporti inerenti anche al libero scambio, esito confermato dalle dichiarazioni del Primo ministro Theresa May, intenzionata a improntare i negoziati a una vera e propria « full exit»;
   rileva, dunque, il tema della ridefinizione delle sedi delle Agenzie europee localizzate nel Regno Unito e la candidatura, ad esempio, dell'Italia per ospitare l'EMA – European Medicines Agency, cui era connessa la sede centrale del tribunale unico brevetti a Londra, specializzata sul contenzioso in materia farmaceutica;
   quindi, l'Italia sarebbe lo Stato membro candidato naturale ad ospitare la sede centrale del tribunale unico brevetti, originariamente prevista a Londra, in una logica di distretto e dell'alto potenziale di innovazione che caratterizza il nostro Paese;
   il Governo italiano pro tempore aveva già manifestato ai partner europei l'intenzione di ospitare una sede locale TUB a Milano, anticipando l'intenzione di adottare ogni iniziativa utile ai fini dell'assegnazione all'Italia della sede centrale prevista a Londra – come da impegni assunti alla Camera, con l'accoglimento degli ordini del giorno numero 9/03867-A/001 e 9/03867-A/003, il 14 settembre 2016, confermati nella relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per il 2017;
   il tema del trasferimento della sede centrale del TUB è tra le azioni programmatiche europee di interesse nazionale, così come segnalato in sede di audizione, in Commissione XIV, dal rappresentante permanente d'Italia presso l'Unione europea, ambasciatore Maurizio Massari (18 gennaio 2017) –:
   quali iniziative intenda assumere il Governo al riguardo e se non ritenga di dover agire con tempestività per determinare la nuova sede centrale del tribunale unico brevetti in favore della candidatura italiana in subentro di quella originaria a Londra, data l'importanza di tale scelta per gli interessi strategici italiani e il segnale rilevante che avrebbe in un'ottica di maggiore coesione territoriale tra Nord e Sud Europa. (5-10499)