• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/10492    dal mese di febbraio 2017, per il secondo anno consecutivo, viene proposto agli studenti dell'IIS Q. Sella di Biella un progetto dal titolo «Condividere la cultura. Da studente a...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10492presentato daSIMONETTI Robertotesto diMartedì 7 febbraio 2017, seduta n. 737

   SIMONETTI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   dal mese di febbraio 2017, per il secondo anno consecutivo, viene proposto agli studenti dell'IIS Q. Sella di Biella un progetto dal titolo «Condividere la cultura. Da studente a studente», nell'ambito dell'alternanza scuola-lavoro, che prevede l'attuazione di un corso di alfabetizzazione informatica rivolto ai «rifugiati e richiedenti asilo» presenti nel biellese, tenuto dagli allievi delle classi terze, quarte e quinte; per gli studenti del quinto anno che partecipano all'iniziativa viene addirittura riconosciuto un credito formativo;
   il progetto, curato in collaborazione con la Caritas, si articolerà in un corso tra febbraio e maggio con cadenza settimanale (lezioni due ore circa ciascuna) per un totale di 40 ore, comprensive degli incontri di formazione relativi alla didattica dell'informatica ed alla conoscenza della realtà dei rifugiati e richiedenti asilo;
   pur riconoscendo al progetto l'alto valore che possa avere nell'attività di volontariato, lo stesso tuttavia, a parere dell'interrogante, non può configurarsi come «alternanza scuola-lavoro» ai sensi della legge n. 107 del 2015, che detta appunto le finalità tra le quali figurano: «l'opportunità di apprendere mediante esperienze didattiche»; «arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro»; la legge dispone anche che il progetto «deve connotarsi di una forte dimensione innovativa, per assicurare ai giovani, oltre alle conoscenze di base, anche l'acquisizione di maggiori competenze per l'occupabilità e l'auto-imprenditorialità»;
   è palese per l'interrogante che dal progetto in questione gli studenti non possono trarre alcuna valorizzazione del proprio percorso formativo, secondo il dettame della normativa citata; piuttosto, a trarne vantaggio, sono i richiedenti asilo, non già gli studenti, posto che l'acquisizione di nuove competenze avverrà per i destinatari del servizio;
   il progetto, dunque, sembra all'interrogante essere l'esatto contrario delle finalità dell'alternanza scuola-lavoro: in questo caso, sono gli studenti a fornire e mettere a disposizione le competenze che già posseggono ai soggetti del progetto, i richiedenti asilo per l'appunto, e non invece questi ultimi ad arricchire gli studenti con nuove competenze utili ad un ingresso futuro nel mercato del lavoro;
   non convince, all'interrogante, la giustificazione del preside dell'Istituto, Gianluca Spagnolo, secondo il quale il percorso di alternanza scuola-lavoro risponde all'acquisizione di quelle che vengono chiamate «competenze-chiave europee»; «si tratta di competenze sociali e civiche, di regole di cittadinanza consapevole, di consapevolezza ed espressione culturale, della comprensione di un'altra cultura (...) La critica tiene conto solo dell'aspetto competenze sul lavoro che è il cuore ma non la sola cosa richiesta (...)», atteso che la ratio alla base dei progetti di alternanza scuola-lavoro è proprio l'acquisizione di competenze da riutilizzare in un lavoro futuro –:
   se il Ministro interrogato non ritenga urgente chiarire l'interpretazione della normativa poste dall'articolo 2, comma 2 della legge n. 107 del 2015, in merito alle specifiche ed ai requisiti dei progetti di alternanza scuola-lavoro, posto che, per altro, secondo l'interrogante, l'alternanza scuola-lavoro non può essere l'equivalente di un volontariato «mascherato» e tantomeno prefigurare progetti di integrazione dai quali gli studenti non traggono alcun vantaggio ai fini dell'inserimento nel mercato del lavoro;
   se il Ministro interrogato, con specifico riguardo all'Istituto biellese, non ritenga opportuno verificare se il progetto dal titolo «Condividere la cultura. Da studente a studente» possegga o meno i requisiti per essere inserito nel programma che promuove l'alternanza scuola-lavoro ai sensi di legge. (5-10492)