Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
C.4/15466 negli ultimi anni Poste Italiane spa ha avviato un processo di riorganizzazione, razionalizzazione e taglio degli uffici postali che sta mutando profondamente la capillarità, la...
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-15466presentato daGUERRA Maurotesto diLunedì 6 febbraio 2017, seduta n. 736
GUERRA e BRAGA. —
Al Ministro dello sviluppo economico
. — Per sapere – premesso che:
negli ultimi anni Poste Italiane spa ha avviato un processo di riorganizzazione, razionalizzazione e taglio degli uffici postali che sta mutando profondamente la capillarità, la funzionalità e la qualità del servizio postale su tutto il territorio nazionale, causando disagi e difficoltà notevoli agli utenti;
da maggio 2016 Poste Italiane spa ha proseguito l'implementazione graduale, avviata già a partire da ottobre 2015, del nuovo modello di organizzazione degli invii postali a giorni lavorativi alterni dal lunedì al venerdì su base bisettimanale (lunedì, mercoledì e venerdì nella prima settimana; martedì e giovedì nella successiva) che verrà esteso, entro il 2017, ai comuni italiani con densità di popolazione inferiore ai 200 abitanti per chilometro quadrato;
non tenendo conto né della peculiarità dei territori del lago di Como, né delle criticità presenti nelle realtà locali rivierasche, la nuova programmazione della consegna a giorni alterni di Poste Italiane spa, ascrivibile ad un vero e proprio taglio del servizio di recapito, unitamente alla riduzione dei centri di distribuzione e del personale addetto alla consegna, ha colpito in modo rilevante la provincia comasca arrecando forti disagi sia in termini di utilizzo che di qualità del servizio erogato ai cittadini. A ciò si aggiunge il peggioramento delle condizioni di lavoro dei dipendenti postali, costretti ad incrementi importanti dei carichi di lavoro da gestire in tempi più stringenti a causa dell'aumento delle giacenze e delle riduzioni sia dei giorni di recapito che degli addetti alle consegne;
la posta in giacenza nel comasco ha raggiunto volumi enormi tanto che nell'ufficio postale di Dongo si sono registrate permanenze superiori alla tonnellata. Sono insostenibili anche i ritardi nella consegna della posta, in particolare delle bollette riferite a servizi primari come luce, gas e acqua. A Como città il recapito funziona a singhiozzo, la corrispondenza frequentemente viene bloccata e le linee di rientro per il ritorno delle raccomandate dagli uffici postali più distanti soppresse. A Cantù, Cucciago e Fino Mornasco la distribuzione ha cadenze molto irregolari, in genere a volta la settimana, le bollette recapitate già scadute o addirittura dopo l'arrivo dei solleciti, mentre per ricevere a prioritaria si possono attendere anche tredici giorni. A Rovellasca i ritardi di lettere o fatture spedite nelle immediate vicinanze toccano i ventuno giorni. Nella Valle d'Intelvi e nel Ceresio capita abitualmente di rimanere per più di una settimana senza ricevere corrispondenza e i cittadini sono costretti a recarsi direttamente al centro di smistamento per recuperarla. A ciò, si somma il problema delle assenze, dovute a malattia o a ferie spettanti, dei portalettere che rischia, soprattutto nella zona del centro-alto lago dove il numero dei postini è già ridotto al minimo, di compromettere pesantemente il funzionamento dell'intero servizio a causa della mancata sostituzione dei lavoratori assenti;
nonostante abbia chiuso il terzo trimestre 2016 con un utile di 242 milioni di euro, in crescita del 29 per cento rispetto allo stesso periodo del 2015 e continui a ricevere significativi contributi pubblici, la politica aziendale di Poste Italiane spa sembra seguire sempre più logiche esclusivamente finanziarie, ponendo in secondo piano l'universalità, la continuità e gli obiettivi di qualità del servizio postale –:
se il Ministro sia a conoscenza delle criticità riportate in premessa e quali iniziative di competenza intenda assumere affinché la scelta di razionalizzazione del servizio di recapito a giorni alterni, attuata da Poste Italiane spa, non pregiudichi il principio di universalità del servizio postale;
se e quali iniziative il Ministro intenda assumere, nell'ambito delle proprie competenze, affinché nella provincia di Como vengano risolti i disservizi causati dalla politica di riorganizzazione del servizio postale garantendo alle comunità interessate il diritto ad un effettivo e puntale servizio di recapito. (4-15466)