• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/01650    da oltre cinquant'anni è in atto in ambito internazionale un dibattito sul cosiddetto «superamento del Pil» come unico indicatore di misurazione del benessere, alimentato dalla...



Atto Camera

Interpellanza 2-01650presentato daMARCON Giuliotesto diMercoledì 8 febbraio 2017, seduta n. 738

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
   da oltre cinquant'anni è in atto in ambito internazionale un dibattito sul cosiddetto «superamento del Pil» come unico indicatore di misurazione del benessere, alimentato dalla consapevolezza che i parametri sui quali valutare il progresso di una società non possano essere esclusivamente di carattere economico, ma debbano tenere conto anche delle fondamentali dimensioni sociali e ambientali del benessere. Sono stati pertanto proposti indicatori di benessere, di sostenibilità ambientale, di qualità sociale e di parità tra i sessi, quali strumenti da tenere in considerazione nell'elaborazione, nell'adozione e nella valutazione delle politiche pubbliche, al fine di integrare l'uso degli indicatori macroeconomici, ritenuti non più sufficienti a misurare il grado di benessere di una comunità e a orientare, perciò, le politiche pubbliche. In ambito internazionale, si possono segnalare quelli utilizzati da istituzioni quali l'Onu, l'Ue e l'Ocse. In ambito nazionale, da alcuni anni e stato avviato il progetto «BES», tramite un'iniziativa congiunta del Cnel e dell'Istat, al fine di fornire un significativo contributo in questa direzione. Tale progetto è finalizzato all'individuazione delle misure più idonee a rappresentare il progresso del Paese e dei territori verso l'incremento del benessere dei cittadini. Esso considera 12 dimensioni (articolate in 130 indicatori) – salute, istruzione e formazione, lavoro e conciliazione tempi di vita, benessere economico, relazioni sociali, politica e istituzioni, sicurezza, benessere soggettivo, paesaggio e patrimonio culturale, ambiente, ricerca e innovazione, qualità dei servizi – selezionate attraverso un processo di condivisione democratica promosso in Italia da Cnel e Istat che si sono impegnati ad elaborare uno strumento capace di misurare gli elementi fondanti del benessere in Italia e nei suoi territori. Dal progetto scaturisce ogni anno un rapporto, il cosiddetto «Rapporto BES». Il Cnel, l'Istat hanno, peraltro, dato vita anche al «BES delle province» per la costruzione di indicatori territoriali per la governance di area vasta e il progetto «UrBES», promosso dalla rete delle città metropolitane dell'Associazione nazionale dei comuni italiani insieme con l'Istat, propone un sistema di indicatori del benessere per le città metropolitane e per alcuni comuni capoluogo;
   con la legge 4 agosto 2016, n. 163, che ha ridisegnato la struttura della legge di contabilità e finanza pubblica n. 196 del 2009, si prevede che si ricomprendano tra i contenuti informativi del Documento di economia e finanza (DEF) quelli riferiti al BES (benessere equo e sostenibile), prevedendosi, in particolare, che in apposito allegato al DEF, predisposto dal Ministro dell'economia e delle finanze sulla base dei dati forniti dall'Istat, siano riportati l'andamento, nell'ultimo triennio, degli indicatori di benessere equo e sostenibile (BES) selezionati e definiti dal Comitato per gli indicatori di benessere equo e sostenibile, istituito presso l'Istat medesimo, nonché le previsioni sull'evoluzione degli stessi nel periodo di riferimento, anche sulla base delle misure previste per il raggiungimento degli obiettivi di politica economica e dei contenuti del PNR (Programma nazionale di riforma), previsti nel DEF;
   inoltre, la legge n. 163 del 2016 prevede che, con apposita relazione, predisposta dal Ministro dell'economia e delle finanze da presentare alle Camere entro il 15 febbraio di ciascun anno, sia evidenziata l'evoluzione dell'andamento degli indicatori di BES medesimi, sulla base degli effetti determinati dalla legge di bilancio per il triennio in corso;
   per quanto risulta all'interpellante, ad oggi, non ci sarebbe ancora chiarezza sugli indicatori di benessere equo e solidale che il Comitato di cui alla legge n. 163 del 2016 dovrebbe a norma di legge selezionare e definire e ciò deve considerarsi tanto più grave e preoccupante anche alla luce della imminente scadenza del termine entro il quale il Ministro delle economia e delle finanze deve presentare alle Camere la relazione sull'evoluzione dell'andamento degli indicatori BES stessi –:
   se il Comitato di cui alla legge n. 163 del 2016 abbia provveduto a elaborare gli indicatori di benessere equo e sostenibile e, in tal caso, quali elementi si intendano fornire al riguardo;
   in quali tempi sarà presentata la relazione alle Camere ove è evidenziata l'evoluzione dell'andamento degli indicatori di BES sulla base degli effetti determinati dalla legge di bilancio per il triennio in corso e che, sulla base della legge n. 163 del 2016 deve essere presentata dal Ministro dell'economia e delle finanze entro il 15 febbraio di ciascun anno;
   quali iniziative intenda assumere il Governo nel rispetto di quanto previsto dalla legge n. 163 del 2016, al fine di ricomprendere tra i contenuti informativi del Documento di economia e finanza (DEF) quelli riferiti al BES (benessere equo e sostenibile).
(2-01650) «Marcon».