• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/10579    da notizie di stampa locale si apprende che a Taranto si sia consumato un ulteriore attentato dinamitardo a danno di un supermercato all'ingrosso di prodotti surgelati. Un potente...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10579presentato daLABRIOLA Vincenzatesto diMartedì 14 febbraio 2017, seduta n. 741

   LABRIOLA. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   da notizie di stampa locale si apprende che a Taranto si sia consumato un ulteriore attentato dinamitardo a danno di un supermercato all'ingrosso di prodotti surgelati. Un potente ordigno sarebbe esploso intorno alla mezzanotte del 10 gennaio 2017 davanti alla saracinesca del market Pgs in via Minniti, alle spalle dell'ospedale Santissima Annunziata;
   l'esplosione avrebbe causato ingenti danni alla facciata dell'edificio, sventrando la saracinesca del negozio e danneggiando l'insegna a neon ed anche alcune auto in sosta, mandando in frantumi i vetri della abitazioni dei primi tre piani dello stabile;
   sarebbero, inoltre, arrivate decine di telefonate al centralino dei vigili del fuoco da parte di cittadini allarmati. A seguito dell'esplosione sarebbe cresciuta anche la preoccupazione tra i degenti ricoverati nel vicino ospedale;
   i vigili del fuoco sarebbero intervenuti per fare una verifica strutturale all'edificio e sull'episodio starebbe indagando la polizia; si ipotizza che l'attentato sia probabilmente legato al racket delle estorsioni anche se al momento non si escluderebbero altre ipotesi;
   si tratterebbe del secondo attentato con esplosivi dall'inizio del 2017 a Taranto, infatti, il 2 gennaio 2017 un ordigno fu fatto esplodere poco dopo le 21 davanti alla saracinesca di un parrucchiere nella centrale via Duca degli Abruzzi, danneggiando saracinesca e vetrata. A settembre 2016 un'altra bomba distrusse l'ingresso e gli arredi di un bar al quartiere Tamburi;
   secondo quanto emerso di recente dell'attività della Commissione parlamentare antimafia, a seguito di tre giorni di visita istituzionale a Lecce, sede del distretto della corte d'appello e dopo aver ascoltato i magistrati della direzione distrettuale antimafia e i prefetti, Taranto e il territorio ionico sono territori dove la Sacra corona unita sta diventando un sistema alternativo allo Stato, il nuovo welfare, oltre ad allettare, per il mercato della droga, anche la ndragheta calabrese;
   è parere dell'interrogante che la città sia già in grosse difficoltà economiche ed ambientali legate alle sorti del complesso siderurgico Ilva e che molte persone in stato di bisogno siano facile preda della microcriminalità organizzata locale –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto espresso in premessa di quali ulteriori elementi disponga, per quanto di competenza;
   se non ritenga inderogabile intensificare le operazioni di controllo sul territorio tarantino per la lotta alla microcriminalità e, in caso affermativo, secondo quale tempistica;
   quali iniziative anche normative, intenda adottare per garantire maggiore sicurezza per i cittadini dell'intero territorio ionico. (5-10579)