• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/10593    da ormai molto tempo, lo scalo di Fiumicino è teatro di un grave crisi occupazionale che coinvolge società operanti nei settore dei servizi terra;    nei giorni scorsi,...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10593presentato daMINNUCCI Emilianotesto diMercoledì 15 febbraio 2017, seduta n. 742

   MINNUCCI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   da ormai molto tempo, lo scalo di Fiumicino è teatro di un grave crisi occupazionale che coinvolge società operanti nei settore dei servizi terra;
   nei giorni scorsi, infatti, sono stati licenziati 90 lavoratori della Ecotech, società che gestiva, in subappalto per due società di handling, il servizio di pulizie a bordo;
   secondo i sindacati Uil-Trasporti e Ugl-Trasporto Aereo, tali licenziamenti sarebbero dovuti al fatto che le società di handling, Avianpartner e Aviation Services, continuando a subappaltare le attività delle pulizie di bordo e, nello stesso tempo, imponendo ad oggi tariffe non sostenibili per il minimo costo del lavoro previsto dal contratto nazionale, creerebbero inevitabili esuberi di personale, dumping sociale e condizioni di insostenibilità per le società appaltatrici;
   la vicenda Ecotech, però, non è un caso isolato ma si affianca a molte altre situazioni tra cui quella di Alitalia Maintenance System che vede ancora irrisolto il futuro lavorativo dei suoi 240 lavoratori;
   la crisi occupazionale che ha investito lo scalo di Fiumicino, infatti, non è solo da ricondurne alla gestione degli appalti, nelle modalità sopra descritte, da parte delle società di handling, nonostante il controllo che dovrebbe essere assicurato sulle predette società da parte di Enac e di Aeroporti di Roma, ma anche dalla mancanza, ad oggi, di un piano industriale da parte di Alitalia;
   al riguardo, si teme che il predetto piano industriale possa proporre molti tagli e ridimensionamenti della flotta e del network, con drastiche conseguenze di natura economica e occupazionale che investirebbero anche, e soprattutto, proprio le centinaia di lavoratori impegnati nell'aeroporto romano, creando un sempre più drastico effetto domino nel settore;
   si tratta di una prospettiva che appare del tutto contrastante con la crescita costante dei dati del traffico aereo passeggeri e merci, nonché con l'investimento di milioni di euro per le infrastrutture, determinando un inaccettabile contesto di esuberi, deprofessionalizzazione e precarizzazione del lavoro –:
   se siano a conoscenza della grave crisi occupazionale che si sta verificando nello scalo di Fiumicino e quali siano le iniziative che intendono intraprendere, anche promuovendo l'istituzione di un apposito tavolo di confronto, al fine di garantire i diritti dei lavoratori coinvolti, se del caso assumendo le iniziative di competenza volte a meglio regolamentare la materia degli appalti e a pervenire al necessario, e fondamentale, piano industriale di Alitalia. (5-10593)