• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/06998 DE POLI - Al Ministro dell'economia e delle finanze - Premesso che: il 17 gennaio 2017 la Commissione europea inviava all'Italia la richiesta di riportare il deficit al livello...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-06998 presentata da ANTONIO DE POLI
martedì 14 febbraio 2017, seduta n.761

DE POLI - Al Ministro dell'economia e delle finanze - Premesso che:

il 17 gennaio 2017 la Commissione europea inviava all'Italia la richiesta di riportare il deficit al livello concordato nella primavera 2016, richiedendo un piano di rientro di circa 3,4 miliardi di euro, pari allo 0,2 per cento del Pil, per evitare l'apertura di una procedura di infrazione per eccessivi disavanzi a causa del mancato rispetto della regola del debito in base ai dati notificati per il 2015;

a fronte delle contestazioni di Bruxelles sul bilancio italiano per il 2017, il Ministro dell'economia e delle finanze, intervenendo il 2 febbraio al Senato, durante la seduta di question time sullo stato dei conti pubblici, precisava che "le misure verranno adottate al più tardi entro fine aprile, cioè con i tempi coerenti per l'approvazione del Documento di economia e finanza" e che "l'aggiustamento si comporrebbe per circa un quarto da tagli di spesa selettivi e, per circa tre quarti, da misure sulle entrate", prospettando, seppur del tutto genericamente, riforme strutturali, privatizzazioni, tagli alla spesa, lotta all'evasione, revisione delle agevolazioni fiscali, nonché nuove accise o oneri fiscali,

si chiede di sapere se sia nelle intenzioni del Governo, in luogo di nuove deprimenti misure dirette o indirette di imposizione fiscale, che penalizzerebbero famiglie e imprese, privilegiare azioni volte all'applicazione rigorosa dei costi standard alla spesa pubblica, all'alienazione di beni pubblici, ad una radicale accelerazione degli investimenti anche digitali, nonché l'eliminazione o la drastica riduzione degli interventi finanziati nella legge di bilancio per il 2017 (legge n. 232 del 2016) e nel decreto fiscale a parere dell'interrogante non sempre giustificabili sul piano sociale ed economico.

(4-06998)