• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/03775 Saverio Saccardo, Raffaele Esposito, Feliciano De Rosa e Raffaele Fatigati sono quattro operai della provincia napoletana che nel 2000 furono assunti con contratti di proroga dall'agenzia...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03775presentato daSCOTTO Arturotesto diMartedì 4 marzo 2014, seduta n. 182

SCOTTO. — Al Ministro della giustizia, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
Saverio Saccardo, Raffaele Esposito, Feliciano De Rosa e Raffaele Fatigati sono quattro operai della provincia napoletana che nel 2000 furono assunti con contratti di proroga dall'agenzia interinale Worknet;
tramite la «Worknet» i suddetti operai hanno lavorato, dal 2003 al 2006, per il grande stabilimento aeronautico della Avio, a Pomigliano d'Arco, in provincia di Napoli;
tutti loro hanno lavorato per la Avio attraverso la proroga di contratti (nel caso di Saverio Saccardo addirittura 35 contratti);
essi erano impiegati nel reparto revisioni, dov’è concentrata la maggior parte dei giovani lavoratori assunti tramite società interinali;
ad un certo punto, improvvisamente, l'azienda non li ha più richiamati in fabbrica;
i quattro lavoratori, rilevando una serie di vizi procedurali nei contratti di somministrazione, si sono di conseguenza rivolti ad un giuslavorista, ottenendo nel novembre del 2012 dal tribunale di Nola il reintegro immediato a tempo indeterminato per la nullità dei contratti di lavoro a termine;
ciononostante l'azienda si è categoricamente rifiutata di permettere loro l'ingresso nella fabbrica, ed anzi nel febbraio del 2013 ha licenziato due di loro, ovvero Feliciano De Rosa e Raffaele Esposito;
quest'ultimo ha ottenuto giudiziariamente l'annullamento del licenziamento, mentre il 20 marzo arriverà la decisione del tribunale in merito alla posizione di De Rosa;
da più di un anno, ovvero da quando è avvenuto il reintegro giudiziario, l'azienda non eroga gli stipendi, né il risarcimento dei danni riconosciuti, cioè i salari arretrati a partire dalla data di scadenza dell'ultimo contratto interinale fino alla sentenza che ha disposto le assunzioni;
ai quattro lavoratori l'azienda ha offerto un lavoro come operai di terzo livello (il più basso) alla Age di Torino, ad oltre 900 chilometri di distanza da mogli e figli;
i fatti narrati sono riportati anche, tra gli altri, nell'articolo pubblicato dal quotidiano online «Il Mediano» dal titolo «L'Avio licenzia operai fatti assumere dal giudice» del 17 febbraio 2013, nell'articolo pubblicato dal quotidiano online «Il Mediano» dal titolo «Avio, operai assunti e subito licenziati: ieri sciopero della Fiom» del 20 febbraio 2013, nell'articolo pubblicato dal quotidiano online «Marigliano.net» dal titolo «Pomigliano D'Arco, l'Avio non rispetta la sentenza e non reintegra gli operai» del 4 febbraio 2014 e nell'articolo pubblicato dal quotidiano online «Rete News 24» dal titolo «Operai Avio, giudice ordina: «Vanno reintegrati». Ma l'azienda vuole trasferirli da Pomigliano d'Arco a Torino» del 15 febbraio 2014 –:
se non si intendano assumere iniziative anche normative, per rafforzare la tutela dei diritti dei lavoratori in modo da impedire il ripetersi di situazioni come quella di cui in premessa. (4-03775)