• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.5/02269 a seguito dell'aumento dei pedaggi autostradali entrato in vigore a partire dal 1o gennaio 2014, tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, l'Aiscat (Associazione italiana società...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02269presentato daTIDEI Mariettatesto diMartedì 4 marzo 2014, seduta n. 182

TIDEI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
a seguito dell'aumento dei pedaggi autostradali entrato in vigore a partire dal 1o gennaio 2014, tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, l'Aiscat (Associazione italiana società concessionarie autostrade e trafori) e le varie concessionarie autostradali è stato perfezionato un accordo in virtù del quale si prevedono agevolazioni sul pedaggio autostradale fino ad un massimo del 20 per cento per i pendolari che effettuano, con un'autovettura o un qualsiasi altro veicolo di classe A, il pagamento del pedaggio mediante Telepass;
il sistema delle agevolazioni, che si applica dal 1° febbraio 2014 sino al 31 dicembre 2015, nello specifico consiste in una riduzione progressiva del pedaggio che va da un minimo dell'1 per cento per i pendolari che effettuano 21 transiti al mese fino al 20 per cento per coloro che effettuano transiti mensili pari a 40. Oltre il quarantesimo transito e sino al quarantaseiesimo si applica la riduzione del 20 per cento; mentre per i transiti eccedenti il quarantaseiesimo non si applica alcuna riduzione prevedendosi il pagamento della tariffa intera. Sino a 20 transiti non si applica alcuno sconto;
l'applicazione degli sconti sui pedaggi autostradali è riconosciuta esclusivamente ai clienti Telepass che abbinano i propri dispositivi a veicoli di classe A, ovvero a veicoli di altezza fino a 130 centimetri;
esiste una distinzione tra i cosiddetti sistemi autostradali chiusi e quelli aperti. I primi si caratterizzano per il fatto che l'utente dell'autostrada paga il pedaggio in base alla distanza percorsa e in base ad ulteriori elementi come la classe di appartenenza del veicolo e le caratteristiche dell'infrastruttura autostradale, ovvero se si tratta di autostrada di pianura o di montagna. Nei sistemi autostradali aperti l'utente paga ad ogni stazione o barriera una somma fissa a prescindere dalla distanza percorsa;
relativamente alla tratta Civitavecchia-Roma, che rientra tra i sistemi autostradali aperti, le stazioni di esazione che i pendolari debbono attraversare per recarsi a destinazione sono due (Aurelia-Civitavecchia Nord/Sud; Maccarese-Torrimpietra-Fregene Roma ovest) con chilometraggio inferiore ai 50 chilometri. Tuttavia, la riduzione tariffaria viene applicata soltanto su una delle due stazioni che deve essere individuata dall'utente ai fini dell'applicazione del predetto sconto tariffario. È evidente che per i suddetti pendolari lo sconto viene applicato solo sulla metà del costo complessivo che essi sostengono per il viaggio. Ciò comporta un ingiusto svantaggio per pendolari della tratta Civitavecchia-Roma, e più in generale per i pendolari dei sistemi autostradali aperti, i quali differentemente dai pendolari dei sistemi chiusi non vedono applicarsi la riduzione tariffaria sull'intero tragitto;
i pendolari diretti a Civitavecchia Nord, a causa della ulteriore spesa di 1,20 euro pari a circa 50 euro mensili, per evitare tale esborso sono costretti ad uscire a Civitavecchia Sud attraversando così la città di Civitavecchia. Ciò se da un lato consente ai suddetti pendolari di ottenere un risparmio di natura economica, per la città di Civitavecchia rappresenta un grave peggioramento in termini di maggior traffico e di deterioramento della qualità ambientale;
lo sconto viene calcolato al termine del mese in cui vengono realizzati i transiti nel rispetto del ciclo trimestrale di fatturazione. Tuttavia, se si supera l'importo di 258,23 euro dei pedaggi in tre mesi, la fatturazione di Autostrade per l'Italia spa dei pedaggi passa da trimestrale a mensile con una maggiorazione sul canone mensile relativo al possesso del dispositivo Telepass di 2,52 euro, passando, infatti, da 1,26 euro a 3,78 euro (la fatturazione del canone è di competenza Telepass spa);
l'agevolazione tariffaria prevista, con riferimento ai sistemi autostradali chiusi, riguarda utenti muniti di Telepass che effettuano percorrenze di una determinata tratta autostradale con percorso massimo di 50 chilometri, nell'arco di un mese per non più di due volte al giorno –:
se il Ministro interrogato non ritenga opportuno, in accordo con Autostrade per l'Italia spa, società concessionaria della summenzionata tratta, superare, relativamente al percorso Civitavecchia-Roma, il meccanismo di applicazione della riduzione tariffaria previsto, a favore di un nuovo meccanismo volto a determinare uno sconto tariffario da applicarsi su entrambe le barriere di esazione presenti nella predetta tratta;
se non ritenga il caso di adottare per i pendolari un abbonamento semestrale o annuale, semplice e di maggior significato economico rispetto al sistema di sconti introdotto in base al quale difficilmente si può arrivare, come detto sopra, al tetto del 20 per cento di sconto;
se non ritenga opportuno disporre apposite iniziative, insieme con Autostrade per l'Italia spa volte a prevedere una nuova qualificazione per il tratto Civitavecchia Sud-Civitavecchia Nord, che definisca tale tratto alla stregua di una tangenziale, la cui percorrenza avvenga a titolo gratuito;
se non ritenga necessario rivedere verso l'alto l'importo di 258,23 euro relativo al pedaggio trimestrale, superato il quale si passa da una fatturazione trimestrale ad una fatturazione mensile. Posto che tale importo è invero fermo da oltre un decennio mentre nel frattempo le tariffe autostradali sono aumentate significativamente e, con la fatturazione digitale, attualmente è possibile contenere considerevolmente i costi per la produzione di fattura su supporto cartaceo;
se non ritenga opportuno intervenire di concerto con le Società autostradali concessionarie al di fine ampliare il tetto di 50 chilometri relativo alla percorrenza autostradale nei sistemi chiusi, in quanto tale tetto appare del tutto incongruente con il concetto stesso di pendolarismo, considerato che se si pensa al tragitto percorso dai pendolari da Civitavecchia all'ingresso di Roma, i chilometri sono non meno di 70 di cui solo circa 50 su autostrada (Civitavecchia Nord-Barriera Roma Ovest), ed è evidente che gli utenti di tale percorso non possono che essere considerati pendolari a tutti gli effetti, indipendentemente dai chilometri autostradali percorsi, ciò vale per molte altre tratte che interessano il territorio nazionale.
(5-02269)