• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/15712    è notizia pubblicata su Repubblica.it quella dello svolgimento a Roma, per contrastare l'enorme ricorso all'obiezione di coscienza che in molte regioni d'Italia rende sempre più...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15712presentato daFEDRIGA Massimilianotesto diVenerdì 24 febbraio 2017, seduta n. 748

   FEDRIGA e PAGANO. — Al Ministro della salute, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione . — Per sapere – premesso che:
   è notizia pubblicata su Repubblica.it quella dello svolgimento a Roma, per contrastare l'enorme ricorso all'obiezione di coscienza che in molte regioni d'Italia rende sempre più difficile accedere all'aborto, di un concorso riservato a ginecologi non obiettori di coscienza, fortemente voluto dal governatore del Lazio;
   il concorso, lanciato la primavera scorsa ed oggi concluso, è stato finalizzato esclusivamente al servizio di interruzione volontaria di gravidanza, per cui i vincitori, secondo quanto previsto all'articolo 12 del bando, «verranno assegnati al settore del Day Hospital e Day Surgey per l'applicazione della legge 104»;
   dall'articolo di stampa si apprende che nelle prossime settimane due dirigenti-medici dedicati alla legge n. 104 del 1992 entreranno nell’équipe di interruzione volontaria di gravidanza dell'ospedale San Camillo Forlanini e non potranno appellarsi all'articolo 9 della legge, pena il licenziamento;
   secondo le dichiarazioni del direttore generale dell'ospedale, Fabrizio d'Alba, infatti, «se chi ha vinto il concorso farà obiezione nei primi sei mesi dopo l'assunzione potrebbe rischiare il licenziamento perché sarebbe inadempiente rispetto al compito specifico per cui è stato chiamato», mentre dopo, passato il periodo di prova, il rifiuto a fare interruzioni volontarie di gravidanza potrebbe avere come conseguenza «la mobilità o addirittura la messa in esubero»;
   il concorso «no-obiettori» indetto dal San Camillo rappresenta a parere degli interroganti un delicato precedente a rischio di emulazione in altre regioni italiane e di cancellazione di un sacrosanto diritto normativamente tutelato e riconosciuto, quello all'obiezione di coscienza –:
   se e quali iniziative, nell'ambito delle proprie competenze e anche per il tramite del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari, il Governo intenda adottare in merito a quanto esposto in premessa, considerato che, ad avviso degli interroganti, il bando di concorso di cui in premessa rappresenta una modalità discriminatoria di reclutamento del personale, e che, a norma di legge, è prevista la possibilità di cambiare idea nel corso della carriera lavorativa;
   quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere, in linea generale, per salvaguardare l'obiezione di coscienza che è tutelata e garantita nel nostro ordinamento e che sarebbe fortemente compromessa ove potessero verificarsi modalità di licenziamento come quello indicato in premessa. (4-15712)