• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/01677    sul sito dell'Associazione italiana medici è presente lo statuto della Fondazione degli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (OMCeO) e delle professioni sanitarie della Sicilia, di...



Atto Camera

Interpellanza 2-01677presentato daGRILLO Giuliatesto diGiovedì 23 febbraio 2017, seduta n. 747

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, per sapere – premesso che:
   sul sito dell'Associazione italiana medici è presente lo statuto della Fondazione degli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (OMCeO) e delle professioni sanitarie della Sicilia, di cui la sede è a Palermo, in via Padre Rosario da Partanna 22;
   a tale fondazione partecipano gli ordini dei medici e degli odontoiatri di tutte le province siciliane;
   tra gli scopi della Fondazione, all'articolo 2 dello statuto, è posto quello della «formazione del personale medico e non, delle aziende sanitarie ed ospedaliere, dei medici e degli operatori sanitari iscritti nei rispettivi albi»;
   l'articolo 3 dello statuto prevede che il patrimonio della fondazione sia determinato dai conferimenti annuali dei soci partecipanti di diritto, in misura proporzionale ai loro iscritti;
   l'articolo 7 dello statuto prevede che la fondazione sia retta da un consiglio di amministrazione di nove membri: il presidente della fondazione, di diritto e otto membri ordinari. Gli otto membri ordinari sono: quattro dall'assemblea generale, di cui almeno tre scelti tra i presidenti degli OMCeO siciliani, quattro dal presidente della fondazione da scegliere tra i fondatori o, venuti questi a mancare, tra i presidenti degli OMCeO siciliani;
   tali decisioni sono state assunte senza che gli iscritti degli OMCeO provinciali e delle professioni sanitarie della Sicilia fossero stati preliminarmente interpellati in sede di assemblea generale, come scrive, l'8 febbraio 2017, il Quotidiano Sanità;
   nel bilancio di previsione 2017 dell'OMCeO di Palermo è presente, nelle uscite, a pagina 5, sotto la categoria trasferimenti, la voce «Fondazione Ordini Sicilia», ed è indicato l'importo di 159.000 euro;
   il 15 novembre 2016, a Catania, nell'ambito di una manifestazione pubblica a sostegno del sì al referendum costituzionale, con la presenza di autorevoli esponenti della politica nazionale, è stata data la notizia della costituzione della Fondazione degli OMCeO siciliani;
   attualmente, la natura degli ordini professionali è quella di enti pubblici non economici, sotto la vigilanza dello Stato per scopi di carattere generale; le prestazioni lavorative subordinate integrano quindi un rapporto di pubblico impiego ed è indubitabile la qualificazione pubblica del patrimonio dell'ente (sentenza Cassazione Civile, sez. I, sentenza 14 ottobre 2011, n. 21226);
   gli OMCeO sono posti sotto la vigilanza del Ministero della salute e coordinati nelle loro attività istituzionali dalla Federazione nazionale degli OMCeO;
   tra le competenze attuali degli OMCeO e delle istituzione ordinistiche sono previsti corsi di formazione, perfezionamento tecnico-scientifico dei propri iscritti, promozione di attività di studio e di ricerca scientifica del personale medico;
   gli ordini professionali, in generale, possono definirsi degli enti ausiliari che perseguono fini propri di altri enti pubblici;
   il decreto-legge n. 233 del 1946 recante ricostituzione degli ordini delle professioni sanitarie e per la disciplina dell'esercizio delle professioni stesse, all'articolo 4 dispone che «il Consiglio, entro i limiti strettamente necessari a coprire le spese dell'Ordine o Collegio, stabilisce una tassa annuale, una tassa per l'iscrizione nell'albo, nonché una tassa per il rilascio dei certificati e dei pareri per la liquidazione degli onorari»;
   è in discussione alla Camera dei deputati il progetto di legge n. 3868, comprendente anche il riordino della disciplina degli ordini delle professioni sanitarie;
   sarebbe necessario considerare, nella ridefinizione della disciplina in materia, i seguenti temi: la questione dell'autonomia degli ordini delle professioni sanitarie dall'influenza della politica e dai sindacati di categoria; la loro trasparenza nella gestione delle risorse; lo sviluppo di azioni di controllo su casi d'incompatibilità degli incarichi; la crescita di una deontologia moderna al servizio delle professioni e dei cittadini/pazienti;
   a giudizio degli interroganti il caso della costituzione della fondazione degli OMCeO e delle professioni sanitarie della Sicilia potrebbe prefigurare l'inizio di un processo più generale di esternalizzazione a soggetti privati delle funzioni, attualmente in capo degli OMCeO, riferite ai corsi formazione, al perfezionamento tecnico-scientifico dei propri iscritti, alla promozione di attività di studio e di ricerca scientifica del personale medico –:
   se le attività della neo costituita fondazione degli OMCeO e delle professioni sanitarie della Sicilia (soggetto di diritto privato), possano ritenersi compatibili con le funzioni svolte dagli OMCeO delle province siciliane, attualmente enti ausiliari che perseguono fini propri di altri enti pubblici;
   sulla base di quali presupposti giuridici siano destinati i fondi degli OMCeO delle province siciliane, provenienti anche dalle quote delle iscrizioni degli associati, verso la neo costituita fondazione degli OMCeO e delle professioni sanitarie della Sicilia;
   se e quali iniziative di competenza intenda assumere per evitare che, alla luce della costituzione della Fondazione degli OMCeO e delle professioni sanitarie della Sicilia, possa determinarsi una accelerazione verso la trasformazione degli OMCeO da enti ausiliari a enti sussidiari, che, ad avviso degli interroganti, potrebbe non assolvere più in questo modo le proprie funzioni pubbliche, affidando al libero mercato questioni delicate, con un alto contenuto deontologico, come quelle relative alla formazione del personale sanitario e medico.
(2-01677) «Grillo, Baroni, Colonnese, Di Vita, Silvia Giordano, Lorefice, Mantero, Nesci, Cecconi».