• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/10639    la nomina di console onorario presuppone la concessione dell’exequatur ai sensi della Convenzione di Vienna del 1963, ratificata dall'Italia con la legge 9 agosto 1967,...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10639presentato daSCAGLIUSI Emanueletesto diMartedì 21 febbraio 2017, seduta n. 745

   SCAGLIUSI, MANLIO DI STEFANO, SPADONI, GRANDE, DEL GROSSO e DI BATTISTA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
   la nomina di console onorario presuppone la concessione dell’exequatur ai sensi della Convenzione di Vienna del 1963, ratificata dall'Italia con la legge 9 agosto 1967, n. 804;
   al titolo di console onorario, a cui corrispondono una serie di privilegi quali il titolo stesso, una lettera patente (firmata dal Capo dello Stato del Paese di invio e ratificata dall’exequatur, emesso dalla Farnesina), una carta di identità speciale che riconosce le funzioni consolari, una targa corpo consolare e un posto auto riservato, dovrebbe corrispondere un impegno concreto del diplomatico che dovrebbe assicurare un servizio alla comunità che rappresenta;
   la città di Bari, vanta 34 consoli onorari, 35 se si somma il consolato di Malta, nella vicinissima città di Barletta. Insieme con Napoli e Palermo, Bari, è tra le città del sud Italia, con il maggior numero di consolati;
   agli interroganti questo risulta un dato degno di nota, dal momento che, come definito dalla circolare del Ministero degli affari esteri n. 3 del 16 luglio 2010 adottata a livello interno, uno dei requisiti che lo Stato italiano deve verificare ai fini dell’exequatur è quello dell'onorabilità della persona del candidato, al fine di tutelare la sicurezza dello Stato –:
   quali siano le ragioni per cui la città di Bari abbia così tanti consoli onorari, e, dettagliatamente, quali relazioni economiche e culturali i consoli onorari di Bari promuovano sul territorio, quali siano i risultati, economici e non, raggiunti grazie al loro lavoro e con quali azioni il console onorario tuteli gli interessi dei cittadini del Paese che rappresenta. (5-10639)