• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/03886 a distanza di oltre 4 mesi dall'avvio da parte della guardia di finanza dell'operazione denominata «Bonifica» che ha interessato un campione di aziende beneficiarie di aiuti comunitari con...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03886presentato daOLIVERIO Nicodemo Nazzarenotesto diGiovedì 6 marzo 2014, seduta n. 184

OLIVERIO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
a distanza di oltre 4 mesi dall'avvio da parte della guardia di finanza dell'operazione denominata «Bonifica» che ha interessato un campione di aziende beneficiarie di aiuti comunitari con conseguente sospensione delle erogazioni in favore delle stesse, cresce la preoccupazione del mondo agricolo sui tempi di conclusione delle attività connesse all'indagine in questione;
se da un lato sono stati forniti ai media dati sull'operazione secondo i quali sarebbe stata accertata la presenza di truffe comunitarie, consumate o tentate nel solo 2013 nei confronti dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea), per circa 200 milioni di euro e per complessivi euro 1 miliardo nell'ultimo quinquennio, dall'altro risultano essere poche e poco significative le verbalizzazioni ad oggi effettuate nei confronti degli agricoltori da parte della guardia di finanza, mentre risultano essere ferme le verifiche necessarie ad assicurare il ripristino delle erogazioni in favore delle decine di migliaia di aziende che, pur agendo nella piena regolarità, sono incappate in una rete di filtri informatici ed hanno visto per questo bloccati i propri pagamenti;
il continuo riecheggiare di cifre altisonanti tra media, nazionali e non, sta generando oggettivi danni all'immagine del settore agricolo e riducendo ulteriormente la credibilità del sistema Paese a livello comunitario. Si contano in oltre 200 milioni di euro i pagamenti bloccati solo in virtù di elaborazioni informatiche basate su dati la cui certificazione è limitata già dal quadro normativo (anagrafe tributaria) e che, comunque non tengono conto della complessità della realtà dei passaggi di successione e delle regole comunali sull'uso delle terre demaniali;
la collaborazione offerta dalle organizzazioni agricole per far cessare un siffatto stato di cose viene fatta cadere nel vuoto a causa di atteggiamenti dell'amministrazione centrale improntati a una caccia alle streghe che fa di tutta l'erba un fascio;
le posizioni divaricanti recentemente emerse tra organismi pagatori da un lato e direzione dell'Agea dall'altro, circa le procedure di trattazione delle domande di aiuto dei beneficiari segnalati, stanno rallentando le attività finalizzate alla risoluzione delle moltissime posizioni estranee ai fatti o marginalmente interessate da essi;
le crescenti incertezze sulle modalità e sulle tempistiche di trattamento delle situazioni aziendali, accentuano le difficoltà a cui le imprese vanno incontro nella rispettiva ordinaria gestione, allungano i tempi di risoluzione, spesso inspiegabilmente, e fanno lievitare uno stato di malessere che appare sempre più penalizzante, in assenza di orientamenti certi;
vi è una situazione a cui occorre porre rimedio in tempi celeri e certi, anche alla luce del posizionamento dell'indagine, verso un principio di intenzionalità dei comportamenti, che rende il quadro di riferimento ulteriormente grave, mettendo a rischio le sorti economiche di molte decine di migliaia di imprese agricole –:
se il Ministro interrogato intenda acquisire informazioni relative all'effettiva entità delle truffe ai danni del fondo comunitario accertate a seguito dell'operazione «bonifica» e cosa intenda fare per tutelare l'immagine del settore primario in Italia e quella del Paese in ambito comunitario;
se il Ministro interrogato intenda adottare adeguate misure per chiarire con i competenti organi di controllo comunitari l'effettiva portata del fenomeno accertato dalla guardia di finanza e ricondurre la vicenda in un ambito tale da non ingenerare perplessità sull'affidabilità del Paese, evitando in tal modo gravissime conseguenze finanziarie;
se il Ministro interrogato abbia verificato l'ammontare complessivo delle ingenti risorse bloccate dagli organismi pagatori a valere sui pagamenti ai produttori agricoli a titolo di anticipo sui pagamenti diretti, e se l'indirizzo da cui è scaturito il blocco informatico fosse effettivamente commisurato ai rischi che con esso si volevano prevenire;
se il Ministro interrogato intenda assumere le opportune iniziative per risolvere le divaricazioni emerse tra le pubbliche amministrazioni interessate, ed in particolare tra gli organismi pagatori da un lato e l'Agea centrale dall'altro, affinché si instauri un quadro amministrativo unitario, improntato sulla chiarezza e trasparenza e non sull'ambiguità e l'arbitrio, che consenta di accelerare la risoluzione delle moltissime posizioni estranee ai fatti o marginalmente interessate da essi.
(4-03886)