• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/07092 BUEMI - Al Ministro della giustizia - Premesso che: la riforma della geografia giudiziaria, così come attuata dai decreti legislativi 7 settembre 2012, n. 155 e n. 156, recanti,...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-07092 presentata da ENRICO BUEMI
mercoledì 1 marzo 2017, seduta n.773

BUEMI - Al Ministro della giustizia - Premesso che:

la riforma della geografia giudiziaria, così come attuata dai decreti legislativi 7 settembre 2012, n. 155 e n. 156, recanti, rispettivamente, disposizioni concernenti la «Nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero, a norma dell'articolo 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n.148» e la «Revisione delle circoscrizioni giudiziarie - Uffici dei giudici di pace, a norma dell'articolo 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n. 148», è stata oggetto di un lungo dibattito, tuttora in corso, a causa dei risultati poco coerenti con gli obiettivi prefissi e per l'aggravio di inefficienze e di costi provocati nei territori interessati;

tra gli effetti prodotti dalla riforma vi è l'accorpamento del Tribunale di Sala Consilina, in Campania, appartenente al distretto di Corte d'appello di Salerno, al Tribunale di Lagonegro, appartenente al distretto della Corte d'appello di Potenza, provincia diversa e addirittura situata in un'altra regione;

il Tribunale di Lagonegro è un ufficio più piccolo per dimensioni, organico, pendenze, arretrato e sopravvenienze e i residenti dei comuni del circondario del soppresso Tribunale di Sala Consilina devono, in conseguenza della riforma, rivolgere le loro istanze in territori non contigui, economicamente e socialmente, in quanto siti in Basilicata;

tenuto conto che, a quanto risulta all'interrogante:

il sito "Ondanews" ha raccolto la testimonianza del presidente vicario della Corte d'appello di Potenza, Vincenzo Autera, che ha illustrato la situazione dell'amministrazione della giustizia in Basilicata, in seguito proprio alla chiusura del Tribunale di Sala Consilina: "Nell'ultimo anno, nel distretto della Corte d'Appello di Potenza, nonostante le notevoli difficoltà che si sono dovute affrontare in sede di riorganizzazione della geografia giudiziaria con la soppressione del Tribunale di Melfi e la fusione del Tribunale di Sala Consilina con quello di Lagonegro la situazione è rimasta invariata. I dati sulla durata del processo «sono rimasti sostanzialmente invariati» rispetto allo scorso anno: secondo l'Ufficio statistiche della Cassazione, sono necessari 3.598 giorni per i tre gradi del processo civile nel distretto di Potenza (3.449 la media nazionale), mentre continua a essere ottimale la durata media dei procedimenti negli uffici della Procura ordinaria, con 267 giorni per i procedimenti penali. I dati sui tribunali, invece, una persistenza di obiettiva difficoltà a fronteggiare il flusso sopraggiunto, per cui il tempo di definizione dei processi non registra rilevanti miglioramenti con circa mille giorni per dibattimenti penali, e 351 giorni per l'appello";

i numeri evidenziano le incongruenze della riforma, che ha portato alla soppressione del Tribunale di Sala Consilina: "I numeri confermano anche l'illogicità della riforma che ha portato alla soppressione di Sala Consilina. Infatti se si guardano i dati dei processi penali collegiali di Lagonegro prima dell'arrivo dei fascicoli da Sala Consilina, questi sono pari quasi a zero. Nel periodo compreso tra il 2009 ed il 2012 i processi iscritti sono circa 40 invece dopo l'accorpamento, dal 2013 ad oggi sono 110. Il 2015 dovrebbe consentire invece di smaltire notevolmente il carico di processi visto che da gennaio l'organico, composto da 19 magistrati è al completo";

considerato che gli avvocati dell'ex foro di Sala Consilina hanno denunciato più volte la situazione insostenibile nella quale si trovano a operare nel Tribunale di Lagonegro, per cui i magistrati sono presenti solo 2 giorni a settimana per l'udienza ed è totalmente assente un'organizzazione di coordinamento del lavoro, sia dei magistrati, che delle cancellerie. Anche la situazione dell'archivio del Tribunale di Sala Consilina è allarmante, poiché i faldoni contenenti i fascicoli, pandette, raccolte risultano gravemente danneggiati dalle infiltrazioni d'acqua che li rende scoloriti e, spesso, illeggibili,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della reale condizione in cui versano i tribunali a livello nazionale e se sia a conoscenza dei dati oggettivi, come quelli esposti;

se, per questi casi, come per il caso del Tribunale di Lagonegro, non ritenga di intervenire, al fine di svolgere una verifica e un monitoraggio più efficace e coerente con la realtà, e di conseguenza intraprendere le azioni più consone per tornare ad offrire servizi giudiziari idonei, con costi e tempi appropriati, ai cittadini e utenti.

(4-07092)