• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/15793    l'articolo n. 92, comma 1, e comma 2, lettera p), del decreto legislativo n. 66 del 2010 recante il codice dell'ordinamento militare dispone che le Forze armate forniscano «il proprio...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15793presentato daRIZZO Gianlucatesto diVenerdì 3 marzo 2017, seduta n. 752

   RIZZO, BASILIO, CORDA, FRUSONE, TOFALO, VIGNAROLI, ZOLEZZI, BUSTO, DAGA, DE ROSA, MICILLO e TERZONI. — Al Ministro della difesa, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   l'articolo n. 92, comma 1, e comma 2, lettera p), del decreto legislativo n. 66 del 2010 recante il codice dell'ordinamento militare dispone che le Forze armate forniscano «il proprio contributo nei campi della pubblica utilità e della tutela ambientale» prevedendo, in particolare, «interventi sull'ambiente marino a tutela della fauna, della flora e del monitoraggio delle acque nonché attività di ricerca ambientale marina...»;
   le tecnologie e i mezzi della Marina militare sono impiegabili sia per scopi militari che civili. È una caratteristica intrinseca di tutte le unità della marina, da sempre impegnata in compiti che, per loro natura, sono strettamente connessi anche al mondo civile nell'articolato e complesso contesto dell'ambiente marittimo;
   il quadro normativo vigente impone la necessità di assicurare la sinergia tra le attività di competenza dello Stato, anche al fine di poter accedere alle risorse specificatamente stanziate in ambito comunitario per l'espletamento dei progetti inerenti al traffico marittimo, alla salvaguardia dell'ambiente marino, e, più in generale, alla tutela della sicurezza della navigazione, nonché al fine di garantire un omogeneo e coerente svolgimento di attività di interesse comune in attuazione del principio di leale collaborazione nel perseguimento di obiettivi di funzionalità, efficacia ed economicità;
   la marina militare ed il Cnr, Consiglio nazionale delle ricerche, hanno siglato un accordo di collaborazione, in data 23 luglio 2015, con cui si è deciso che, tra i compiti congiunti, vi sia quello di ricercare e sviluppare progetti per attività connesse alla tutela dell'ambiente marino e marittimo, la tolleranza del sistema marino alle perturbazioni naturali e antropiche, prevenzione e pianificazione degli interventi in caso di inquinamento marino, prevedendo la collaborazione nelle attività di monitoraggio ambientale, campionamento e controllo dei parametri chimico-fisici e delle correnti nelle acque marine, nonché degli impatti sui medesimi parametri delle attività antropiche, supporto a progetti di recupero relitti e studio per il successivo smaltimento;
   recentemente, il presidente della commissione d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati, onorevole Alessandro Bratti, ha provveduto a desecretare circa sessanta documenti provenienti dall'ex Sismi, oggi Aise, il Servizio informazioni e sicurezza militare;
   tra i fascicoli consultabili risalta quello relativo alle cosiddette «navi fantasma» affondate nel Mediterraneo i cui relitti potrebbero contenere rifiuti pericolosi o radioattivi. Un documento del Sismi datato 5 settembre 1995, indirizzato alla Presidenza del Consiglio dei ministri — Cesis e al Ministro della difesa, infatti, riportava il risultato di una analisi degli affondamenti di mercantili nel Mediterraneo dal 14 aprile 1989 al 22 luglio 1995;
   sono ben 90 gli affondamenti riscontrati con relative coordinate, con dati sul carico, dati dell'armatore, percorso e motivi apparenti del naufragio che, dopo la declassificazione, verranno analizzati e confrontati con gli altri atti già acquisiti dalla suddetta commissione –:
   se siano stati avviati dal Governo tavoli di lavoro al fine di definire progetti, programmi e risorse finanziarie da impegnare immediatamente alla verifica precisa e puntuale di quanto emerso ultimamente dalla desecretazione dei documenti del Sismi;
   se il Governo intenda chiarire quali iniziative di competenza intenda assumere per salvaguardare la salute delle popolazioni limitrofe alle aree individuate con probabili affondamenti di «battelli inquinanti», nonché a garanzia delle attività di pesca o qualsiasi altra iniziativa volta a salvaguardare l'ambiente marino potenzialmente contaminato. (4-15793)