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Atto a cui si riferisce:
C.1/01532 [Mozione runners stranieri]



Atto Camera

Mozione 1-01532presentato daSBROLLINI Danielatesto diGiovedì 9 marzo 2017, seduta n. 756

   La Camera,
   premesso che:
    le maratone (42,195 chilometri) e le mezze maratone (21,0975 chilometri) sono tra gli eventi sportivi agonistici, ma a vocazione popolare, più partecipati e diffusi al mondo e con maggiore copertura mediatica;
    i numeri economici delle maratone mondiali, degli ultimi 10 anni, registrano dati di partecipazione in continua crescita con un contestuale beneficio economico per le città che le organizzano, correlato alla parte logistico e culturale, legato non solo ai partecipanti ma anche agli accompagnatori;
    le 6 Major Marathon: New York, Londra, Berlino, Chicago, Boston e Tokyo oggi registrano la partecipazione di circa 250.000 persone, la maggior parte da qualificarsi quali amatoriali, muovendo un giro di affari che si avvicina ai 2 miliardi di dollari;
    TCS New York City Marathon, la corsa più partecipata al mondo, è ormai una voce nel bilancio della Città;
    secondo AECOM, una società che fornisce servizi professionali e tecnici, l'edizione 2014 della Maratona di New York ha generato un impatto economico di circa 415 milioni di dollari, un record di oltre 50.000 partecipanti provenienti da 130 Paesi, mentre circa 258.000 ospiti hanno visitato la Città durante la settimana di maratona;
    la Boston Marathon, la più antica maratona del mondo, secondo la Greater Boston Convention & Visitors Bureau (GBCVB) nel 2016 ha portato alla città di Boston una cifra vicina ai 200 milioni di dollari (e un giro di affari totale che ha sfiorato i 300 milioni di dollari), poco più di 30.000 partecipanti ufficiali alla maratona, tra cui più di 6.400 atleti provenienti da 98 Paesi al di fuori degli Stati Uniti;
    un recente articolo della rivista americana Esquire ha puntato il dito sul crescente aumento dei costi delle iscrizioni alle maratone americane e in particolare alle Six Major Marathon;
    tra il 2007 e il 2013, infatti, la quota media di ingresso per le prime 25 maratone degli Stati Uniti è aumentata del 35 per cento (3,5 volte il tasso di inflazione);
    in Giappone negli ultimi dieci anni i finisher sono aumentati di quasi 8 volte, passando dai 74.000 del 2006 ai 576.000 del 2015, superando così anche gli Stati Uniti e che i numeri economici correlati dimostrano l'importanza di queste manifestazioni nello sviluppo economico-turistico del Paese;
    in Francia, dove si registrano i dati di maggior crescita a livello europeo, il mercato vale ad oggi un miliardo di euro. Il delegato generale della FIFAS (Federazione francese delle industrie sport & tempo libero), Virgile Caillet ha dichiarato al quotidiano francese Les Echos, che «il mercato francese correlato alle maratone registra ogni anno una crescita del 40 per cento. La corsa è un fenomeno che in Francia è esploso»;
    oggi, grazie ai runner, il mercato francese è uno dei più grandi in Europa, con un fatturato di 80 milioni di euro;
    in Italia, la Federazione Italiana Atletica Leggera – Fidal (27 ottobre 2016) comunica che al 31 dicembre 2016 ha registrato 206.610 tesserati, cifra record mai registrata nella storia della Federazione Italiana di Atletica Leggera;
   una cifra che non comprende i 36.452 runner tesserati con Runcard, per un totale di praticanti dell'atletica leggera in Italia che raggiunge i 246.574 mila;
    secondo Federico Caner (Assessore all'attuazione del programma, rapporti con Consiglio regionale, programmazione fondi Unione europea, turismo, commercio estero della regione Veneto) in merito alla Venice–marathon-2016 ha dichiarato come «Il binomio turismo e sport ritengo abbia grandi potenzialità. Basti pensare che in Italia l'intero turismo sportivo muove il 10 per cento di turisti “nostrani” e il 9,5 per cento di stranieri, generando un volume d'affari stimato a livello nazionale in 6,3 miliardi di euro. Si tratta di un segmento in costante crescita negli ultimi anni, che ha per protagonisti gli atleti ma anche i loro familiari, accompagnatori e tecnici, semplici appassionati»;
    la maratona di Roma ha visto crescere i propri iscritti dai 9.100 del 2005 ai 16.500 dell'edizione del 2016. Con un soggiorno medio, per maratoneti e accompagnatori, di tre giorni;
    gli atleti italiani partecipano alle grandi maratone internazionali in numero sempre più crescente, senza avere norme limitative differenziate rispetto agli atleti locali;
    tra le grandi maratone del mondo, la più amata dagli italiani si conferma ancora una volta la New York City Marathon (6 novembre) con 2.708 nostri connazionali arrivati su un totale di 51.360 « finisher»;
    per il secondo anno consecutivo, al secondo posto si piazza la maratona di Valencia (20 novembre) con 1.528 italiani, seguita da Berlino (959, 25 settembre), Parigi (905, 3 aprile), Atene (517, 13 novembre);
    le presenze di italiani sono state rintracciate in 102 maratone nel mondo;
    la maratona non è solo un semplice evento sportivo ma una fonte qualificata per il mercato locale, generando occupazione e indotto economico;
    in Italia sono state inserite nel calendario della Federazione Italiana Atletica Leggera 41 maratone e 165 mezze maratone;
    i dati della FIDAL indicano che il numero medio di partecipanti per le maratone, basandosi sui dati riferiti ai risultati del 2016 sono 1.471,08 atleti (italiani e stranieri) e di 1.067,35 atleti (italiani e stranieri) per le mezze maratone;
    secondo i dati della FIDAL, raccolti dall'ufficio running, la partecipazione degli atleti stranieri a partire dal 2014 a seguito del decreto ministeriale del 24 aprile 2013 (Decreto Balduzzi) e successivo articolo 42-bis del decreto-legge n. 69 del 21 giugno 2013 (cosiddetto «decreto del fare») convertito dalla legge n. 98 del 9 agosto 2013 e del decreto ministeriale dell'8 agosto 2014, non è aumentata, anzi si è andata con gli anni riducendosi;
    detta riduzione di partecipazione si riflette sulla capacità da parte degli organizzatori di attrarre sponsor qualificati internazionali, oltre alla ricaduta economica negativa sull'indotto (data dall'attività turistica) per i territori interessati, visto che gli stranieri, invece di venire in Italia, preferiscono andare a gareggiare altrove;
    questa limitazione è stata segnalata dagli organizzatori delle principali maratone italiane;
    Roma, capitale culturale del mondo, è solo la ventesima maratona, frenata sicuramente da questo limite dei certificati medici;
    la tutela della salute degli individui è un bene primario presente in quasi tutte le legislazioni sanitarie nazionali;
    la certificazione per l'attività sportiva di particolare ed elevato impegno cardiovascolare, quale la maratona e la mezza maratona è disciplinata dal decreto ministeriale del 24 aprile 2013;
    dal 1o giugno 2016 per partecipare a manifestazioni organizzate sotto l'egida della FIDAL occorre essere obbligatoriamente tesserati con la FIDAL stessa, tramite una società affiliata oppure tramite la Runcard;
    dal 1o gennaio 2017 le gare di mezza maratona e maratona potranno essere inserite solo nel calendario nazionale;
    la partecipazione a manifestazioni agonistiche non-stadia di atleti italiani e stranieri non tesserati né con la FIDAL né con Federazioni straniere affiliate alla IAAF, ma in possesso della «RUNCARD» o della «MOUNTAIN AND TRAIL RUNCARD», è subordinata alla presentazione di un certificato medico di idoneità agonistica specifica per l'atletica leggera;
    le norme per l'attività sportiva agonistica fanno riferimento al decreto del Ministro della sanità del 18 febbraio 1982, recante «Norme per la tutela sanitaria dell'attività sportiva agonistica»;
    la visita clinica e la valutazione globale degli accertamenti nonché l'atto certificatorio devono essere effettuati nelle sedi autorizzate esclusivamente e personalmente dallo specialista in medicina dello sport operante all'interno di strutture mediche autorizzate (ambulatori, centri, istituti, servizi pubblici o privati in possesso di precisi requisiti di organizzazione, strutture ed attrezzatura in rapporto alla tipologia delle visite che s'intende effettuare in base ai protocolli previsti dai decreti ministeriali del 18 febbraio 1982 e del 4 marzo 1993);
    la FIDAL ha adottato una norma che impone agli atleti stranieri non tesserati residenti all'estero, che vogliono partecipare ad una maratona italiana, di presentare documentazione medica conforme alla normativa stessa, e quindi l'effettuazione dei seguenti esami: visita medica, esame completo delle urine, elettrocardiogramma a riposo e dopo sforzo, spirografia;
    questi esami, in molti Paesi, hanno un costo superiore anche di 5 volte rispetto al costo medio applicato in Italia (circa 80 euro). Inoltre, non essendo prevista la figura dello specialista in medicina dello sport, spesso si rende necessario effettuare gli esami in diverse strutture, e diventa difficile trovare il medico che si assume la responsabilità di firmare il certificato di idoneità alla pratica agonistica;
    la normativa sanitaria attuale di cui ai richiamati decreti ministeriali del 18 febbraio 1982, articolo 3 del decreto ministeriale del 24 aprile 2013 (decreto Balduzzi) e successivo articolo 42-bis del decreto-legge n. 69 del 21 giugno 2013, convertito dalla legge n. 98 del 9 agosto 2013, nonché dal decreto ministeriale dell'8 agosto 2014, risulta limitante per la partecipazione degli atleti stranieri, pur in possesso di certificazione medico-sportiva valida nel loro paese di origine;
    tali limitazioni riducono di fatto la partecipazione degli atleti stranieri alle maratone italiane con danno economico per gli organizzatori e per il tessuto cittadino di riferimento,

impegna il Governo:

1) nel rispetto delle norme di tutela sanitaria vigenti in Italia, ad adottare iniziative, per quanto di competenza, affinché sia consentito agli atleti stranieri di potersi iscrivere alle maratone e mezze maratone italiane basandosi sulle leggi della tutela sanitaria specifiche per questa tipologia di eventi relative al proprio Paese di residenza;
2) a considerare le maratone e le mezze maratone nell'ambito di un piano strategico di sviluppo economico, attivando, assieme al CONI e alla FIDAL, un tavolo di lavoro specifico;
3) a promuovere forme di sinergia con attività culturali da implementare nelle città, di concerto con l'ANCI, in occasione delle maratone e delle mezze maratone a vantaggio degli atleti e dei loro accompagnatori, sia essi italiani che stranieri.
(1-01532) «Sbrollini, Iacono, Amato, Lodolini, Mognato, Covello, Cardinale, Arlotti, Patriarca, Rostellato, Mura, Garavini, Casellato, Gnecchi, Chaouki, Tartaglione, Zan, Capone, Preziosi, Venittelli, Cova, Capozzolo, D'Incecco, Molea».