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Atto a cui si riferisce:
C.4/03257 il servizio postale universale gestito da Poste italiane è organizzato in Centri di meccanizzazione postale che assolvono alla funzione fondamentale di smistamento della posta da distribuire ai...



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 20 febbraio 2014
nell'allegato B della seduta n. 177
4-03257
presentata da
NARDUOLO Giulia

Risposta. — Si risponde all'interrogazione in esame anche sulla base degli elementi forniti dalla società Poste italiane che ha rappresentato quanto segue.
La gara espletata nel maggio 2004, avente ad oggetto i servizi di manutenzione e di assistenza tecnica degli impianti presenti presso i Centri di meccanizzazione postale (Cmp), veniva aggiudicata al consorzio RTI Elsag spa Finmek.
Con il succitato consorzio veniva stipulato, in data 23 maggio 2005, un contratto di appalto della durata di quattro anni, successivamente prorogato fino al 31 luglio 2012.
A partire dal 2007 il servizio è stato assicurato con il coinvolgimento, in subappalto, principalmente delle imprese Stac Italia e Logos.
In data 10 novembre 2011 veniva indetta, per tali servizi, una nuova gara, era stata annullata a causa della non conformità ai requisiti tecnici richiesti dell'unica offerta, presentata da RTI Selex ES-Stac Italia-Logos.
Il 28 dicembre 2013 Poste italiane attivava una ulteriore procedura per i medesimi servizi di manutenzione, suddivisa in due lotti. A tale procedura di gara partecipavano il RTI Selex ES S.p.A.-PH Facility S.r.l. e il RTI Siemens S.p.A.-Stac Italia S.r.l., mentre la società Logos non aderiva.
L'offerta economicamente più vantaggiosa veniva formulata dal raggruppamento Selex ES S.p.A.-PH Facility che si aggiudicava entrambi i lotti. La società Stac Italia, che concorreva in RTI con Siemens S.p.A., presentava, pertanto, ricorso presso il tribunale amministrativo regionale del Lazio.
La società Poste italiane ha, inoltre, precisato che non potendo stipulare il nuovo contratto in pendenza del suddetto ricorso, aveva prorogato fino al 30 settembre 2013 il precedente contratto stipulato con Selex ES S.p.A. e relative ditte sub-appaltatrici Stac e Logos, al fine di garantire la continuità del servizio.
Successivamente, essendosi concluso con esito favorevole per Poste Italiane la fase cautelare del predetto contenzioso dinanzi al tribunale amministrativo regionale si procedeva alla stipula del nuovo contratto con il RTI Selex ES S.p.A.-PH Facility.
Detto raggruppamento di imprese, dopo il mese di affiancamento all'impresa uscente, contrattualmente previsto, a partire dal 1o novembre 2013, assicura i servizi di manutenzione e di assistenza tecnica degli impianti presso i centri di meccanizzazione postale.
Poste italiane ha, inoltre, precisato che il capitolato relativo alla gara vinta dal RTI Selex-PH Facility prevedeva, nell'ambito del meccanismo dell'offerta economicamente più vantaggiosa, l'assegnazione di uno specifico punteggio tecnico alle imprese partecipanti che si impegnavano ad assumere e/o a mantenere in servizio quota parte del personale già operante.
La società ha reso noto, altresì, che al momento dell'individuazione e assegnazione dei siti presso i quali svolgere i servizi di manutenzione e assistenza tecnica, si è dovuto tenere conto dei vincoli organizzativi e delle modifiche previste dal complessivo piano di riassetto della rete logistica dei servizi postali, di cui al recente accordo del 28 febbraio 2013 che ha ridimensionato il numero degli stabilimenti e degli impianti di smistamento e, di conseguenza, delle relative attività.
L'avvicendamento nel citato contratto di manutenzione ha determinato l'avvio di una vertenza sindacale per il mantenimento dei livelli occupazionali del personale delle ditte uscenti (Stac Italia S.r.l. e Logos S.p.A.), caratterizzata da azioni di protesta che hanno determinato riduzioni e ritardi degli interventi di assistenza programmata e manutenzione negli stabilimenti, nonché abbandono del posto di lavoro da parte del personale tecnico di turno negli impianti dei centri di meccanizzazione postale. Le citate azioni di protesta hanno prodotto, a partire dal mese di ottobre 2013, alcune criticità e rallentamenti nelle lavorazioni di smistamento presso alcuni centri di meccanizzazione postale, comunque tempestivamente fronteggiate dall'azienda.
Dal mese di settembre 2013, risulta che la società PH Facility abbia avviato un tavolo di confronto con le parti sociali di riferimento, per poter raggiungere un accordo complessivo, riguardante soprattutto i passaggi di risorse da realizzare al momento del subentro. Purtroppo da questo confronto non è emersa la possibilità di una intesa. Per questa ragione l'Unità gestione vertenze presso il Ministero dello sviluppo economico si è attivata nello scorso mese di settembre per ricercare le condizioni di una intesa che coinvolga tutti i soggetti interessati, con la finalità di offrire una opportunità di lavoro a tutti coloro che in precedenza erano occupati nei centri di meccanizzazione postale alle dipendenze di Logos e Stac.
Il confronto è tutt'ora in corso. Nell'incontro svolto lo scorso 22 gennaio 2014 è stata prospettata una ipotesi generale di accordo che le organizzazioni sindacali stanno verificando con i loro rappresentati. È previsto un incontro conclusivo entro il 31 gennaio 2014.
Va richiamato, infine, che la società Poste italiane non ha ritenuto di partecipare al tavolo di confronto convocato presso il Ministero dello sviluppo economico e si è riservata di valutare il contenuto della intesa per decidere la eventuale sottoscrizione.
In ogni caso l'azienda ha garantito la massima attenzione nei confronti del personale in eccedenza, ribadendo che la citata riorganizzazione non comporterà alcun licenziamento.
Per quanto concerne invece il quesito relativo alle verifiche sugli standard di qualità del servizio postale universale, si fa presente che l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) è l'organo competente in materia di regolazione e vigilanza sul settore postale. In merito alle criticità segnalate nell'atto in questione relative alla gestione dei centri di meccanizzazione postale, la stessa ha già provveduto a chiedere ragguagli alla società Poste italiane a seguito di segnalazioni pervenute, aventi ad oggetto disservizi riscontrati presso i centri di meccanizzazione postale di Milano, Roma Fiumicino e Firenze.
La società ha riscontrato tale richiesta, rappresentando che i rallentamenti dell'operatività dei centri di smistamento postali sono riconducibili al cambio di conduzione del contratto di manutenzione – affidato a mezzo gara – che ha generato azioni di protesta per il mantenimento dei livelli occupazionali da parte del personale delle ditte uscenti. Tali rallentamenti hanno riguardato principalmente la corrispondenza voluminosa e la posta commerciale, la cui ripartizione viene effettuata con impianti di smistamento che necessitano, per un funzionamento ottimale, di una frequente attività di manutenzione. Inoltre, la società ha puntualizzato che i rallentamenti hanno riguardato corrispondenza con livelli di servizio pari a 5/7 giorni lavorativi, concordati con il cliente, per i quali è stato possibile recuperare, in fase di recapito, il rallentamento subito in fase di smistamento. Con particolare riferimento ai centri di meccanizzazione di Milano, Roma e Firenze viene sottolineato che non si può parlare di giacenze ma di posta in via di smistamento, in quanto, la relativa lavorazione avviene nell'arco di una giornata e quindi nella norma. Infine Poste italiane S.p.A. ha assicurato che, attualmente, con l'avvio del nuovo contratto per la manutenzione degli impianti a partire dal 1o novembre 2013, la situazione è in fase di normalizzazione. In merito, infine, a quanto riportato nel testo dell'atto in esame sulle cosiddette «lettere civetta» risulta che Poste italiane sul punto sta effettuando approfondite verifiche.
I profili segnalati saranno comunque oggetto di monitoraggio da parte dell'Agcom, nell'ambito dell'attività di vigilanza di propria competenza che viene svolta con continuità.
Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico: Claudio De Vincenti.