• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/10808    alle ore 13:30 di giovedì 9 marzo 2017 è crollato il cavalcavia numero 167 che si trova al chilometro 235+800 della A14 nel tratto tra le uscite Ancona Sud e Loreto;    il...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10808presentato daTERZONI Patriziatesto diVenerdì 10 marzo 2017, seduta n. 757

   TERZONI, AGOSTINELLI, CECCONI, BUSTO, DAGA, DE ROSA, MANNINO, MICILLO e ZOLEZZI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   alle ore 13:30 di giovedì 9 marzo 2017 è crollato il cavalcavia numero 167 che si trova al chilometro 235+800 della A14 nel tratto tra le uscite Ancona Sud e Loreto;
   il crollo ha coinvolto due automobili provocando la morte di due persone e il ferimento di due operai che in quel momento stavano lavorando al cavalcavia;
   secondo le prime ricostruzioni gli operai stavano sollevando la campata del ponte con dei martinetti, quando la struttura ha ceduto. Anche da un comunicato trasmesso dal concessionario Autostrade per l'Italia si apprende che «le attività di sollevamento del cavalcavia interessato dall'incidente erano state completate alle ore 11:30. Al momento dell'incidente, alle 13 circa, il personale stava realizzando attività accessorie. Sul cantiere, peraltro, era presente l'ingegnere responsabile tecnico dei lavori per la De.L.A.Be.Ch.»;
   risulta che la società De.L.A.Be.Ch sarebbe specializzata con qualifiche di legge per i lavori in oggetto ed in possesso di certificazione delle società Bureau Vertitas. La stessa società aveva eseguito analoghi lavori su altri cavalcavia della stessa tratta;
   in un altro comunicato, la società Autostrade per l'Italia specifica che il crollo è stato «determinato dal cedimento di pile provvisorie su lavori di innalzamento del cavalcavia necessari per ripristinare l'altezza dell'opera rispetto al nuovo livello del piano autostradale, dopo l'allargamento dell'autostrada a 3 corsie», definendo l'accaduto «un tragico incidente non prevedibile». Il disastro verificatosi è l'ultima di Lilla tragica serie che ha visto il 28 ottobre del 2016 il crollo del cavalcavia di Annone (Lecco) sulla corsia Nord della superstrada 36 al passaggio di un Tir, da oltre 108 tonnellate. Come è noto, la struttura piombò sulla strada sottostante provocando la morte del guidatore di un auto che rimase ucciso sul colpo –:
   di quali elementi disponga, per quanto di competenza, in ordine alla dinamica dell'evento e se risulti che le operazioni compiute sul cavalcavia siano state realizzate a regola d'arte nel rispetto di tutte le misure di sicurezza anche in considerazione che gli interventi fossero considerati di routine, o comunque modesti;
   per quali ragioni non sia stata disposta la chiusura del tratto autostradale interessato dai lavori per poter garantire le massime condizioni di sicurezza;
   se non ritenga di dover intervenire sollecitamente, per quanto di competenza, per accertare, anche attraverso istruttorie interne, le responsabilità anche disciplinari di ogni soggetto coinvolto, contestualmente verificando la regolarità dell'intera filiera amministrativa rappresentata dal concessionario Autostrade per l'Italia, da Pavimental spa, (soggetto che opera nel settore delle pavimentazioni e manutenzioni stradali) e da Delabech (società esecutrice dei lavori);
   se non ritenga di rendere noti, con adeguati strumenti di pubblicità, gli esiti della commissione ispettiva di esperti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti appena istituita per verificare quanto accaduto;
   se non ritenga opportuno effettuare una mappatura di tutti i cavalcavia presenti su autostrade e superstrade in considerazione dei crolli verificatisi nei due ultimi anni, per accertarne lo stato di manutenzione e di sicurezza, comunicando l'esito dei controlli finora effettuati. (5-10808)