• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/15899    in data 18 novembre 2016 i primi tre firmatari del presente atto di sindacato ispettivo depositavano formale richiesta di accesso agli atti, ai sensi della legge n. 241 del 1990 come...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15899presentato daDELL'ORCO Micheletesto diLunedì 13 marzo 2017, seduta n. 758

   DELL'ORCO, CARINELLI, SPESSOTTO e NICOLA BIANCHI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   in data 18 novembre 2016 i primi tre firmatari del presente atto di sindacato ispettivo depositavano formale richiesta di accesso agli atti, ai sensi della legge n. 241 del 1990 come integrata e modificata dalla legge n. 15 del 2005 e del decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 2006 n. 184, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al coordinatore della struttura tecnica di missione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e al presidente del Comitato interministeriale per la programmazione economica per richiedere copia dei documenti amministrativi e relativi allegati inerenti obbligazioni giuridiche vincolanti riguardanti le seguenti opere prioritarie:
    1. Nuovo collegamento ferroviario Torino-Lione (parte italiana);
    2. Linea AV/AC Milano Venezia – Brescia Verona;
    3. Linea AV/AC Milano Venezia – Verona Padova;
    4. Terzo Valico dei Giovi;
    5. Pedemontana lombarda;
    6. Pedemontana veneta;
    7. Tangenziale Est Milano;
    8. MO.S.E.;
    9. Bretella Campogalliano Sassuolo;
    10. Realizzazione del passante e della Stazione AV/AC di Firenze;
    11. Aeroporto di Firenze – Seconda pista;
   il capo del dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica risponde in data 19 dicembre 2016 che i contratti sono presso l'amministrazione competente per materia ovvero il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT);
   il 9 gennaio 2017 il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – Direzione generale per il trasporto e le infrastrutture ferroviarie mette i richiedenti a conoscenza dell'interlocuzione in corso tra la direzione stessa e RFI – Direzione Investimenti a proposito della richiesta di accesso agli atti da cui emerge che la suddetta Direzione generale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti non sarebbe in possesso dei contratti di competenza per la parte ferroviaria e chiede a Rfi di fornirceli;
   il 10 febbraio 2017 la suddetta direzione generale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti mette nuovamente a conoscenza i richiedenti del seguito delle comunicazioni intercorse con Rfi: quest'ultima avrebbe risposto in maniera negativa alla richiesta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, affermando di non ritenere i richiedenti titolati ad accedere agli atti, mancando il presupposto di interesse personale, concreto e attuale e suggerendo che, in quanto deputati, possono accedere alle informazioni tramite atti di sindacato ispettivo come ribadito dalla decisione del 15 dicembre 2016 della Commissione, per l'accesso ai documenti amministrativi presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. A sua volta il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti scrive a Rfi di dare agli interessati diretto riscontro alla richiesta in considerazione delle recenti modifiche in materia di diritto di accesso ai documenti amministrativi (decreto legislativo 25 maggio 2016 n. 97). Il 22 febbraio 2017 Rfi ribadisce ai richiedenti il diniego ai sensi della legge n. 241 del 1990;
   in data 22 febbraio 2017 i primi tre firmatari del presente atto hanno provveduto a presentare direttamente a Rfi nuova istanza di accesso civico ai sensi e per gli effetti dell'articolo 5 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, come modificato dall'articolo 6, primo comma, del decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97 a cui non hanno ancora ricevuto risposta –:
   se corrisponda al vero che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, titolato a vigilare sul concessionario Rfi e sulle opere oggetto di contratto di programma, non sia in possesso dei documenti amministrativi inerenti e come, in tal caso, possa svolgere adeguatamente ai suoi compiti di vigilanza;
   quali delle opere elencate in premessa sia già soggetta ad obbligazioni giuridiche vincolanti e a quanto ammontino le eventuali singole penali in caso di risoluzione anticipata dei contratti;
   se Rfi, ai sensi dell'Atto di concessione e dei contratti di programma che la legano allo Stato, possa negare una richiesta di documentazione da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. (4-15899)