• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
S.7/00313 esaminata, ai sensi dell'articolo 144 del Regolamento, la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato...



Atto Senato

Risoluzione in Commissione 7-00313 presentata da GIANPIERO DALLA ZUANNA
giovedì 9 marzo 2017, seduta n.293

La 13ª Commissione permanente del Senato,
esaminata, ai sensi dell'articolo 144 del Regolamento, la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni "Il futuro sostenibile dell'Europa: prossime tappe L'azione europea a favore della sostenibilità" (COM (2016) 739 definitivo),
considerato che la comunicazione in esame ha come obiettivo quello di presentare il rapporto intercorrente tra le dieci priorità della Commissione europea e i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs nell'acronimo inglese) approvati il 25 settembre 2015 dalle Nazioni Unite;
preso atto che la Comunicazione indica che gli Obiettivi di sviluppo sostenibile sono già perseguiti attraverso numerose politiche dell'Ue e che sono integrati in tutte le dieci priorità della Commissione;
rilevato che la Comunicazione contiene un quadro delle politiche europee in relazione al conseguimento dei diversi Obiettivi, presentando una panoramica del contributo delle politiche e delle iniziative europee volte al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile sia all'interno dell'Ue che attraverso la sua azione esterna;
considerato che con l'approvazione dell'Agenda 2030, nel settembre 2015, è stato espresso un chiaro giudizio sull'insostenibilità dell'attuale modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale e che viene definitivamente superata l'idea che la sostenibilità sia unicamente una questione ambientale e si afferma una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo;
considerato che tutti i Paesi sono chiamati a contribuire allo sforzo di portare il mondo su un sentiero sostenibile, senza più distinzione tra Paesi sviluppati, emergenti e in via di sviluppo e che l'attuazione dell'Agenda richiede un forte coinvolgimento di tutte le componenti della società, dalle imprese al settore pubblico, dalla società civile alle istituzioni filantropiche, dalle università e centri di ricerca agli operatori dell'informazione e della cultura;

si pronuncia, per quanto di competenza, in senso favorevole
osservando quanto segue:
- la Commissione dovrebbe porre l'Agenda 2030 al centro dell'impegno per costruire l'Unione europea del futuro, anche in vista della revisione della "Strategia Europa 2020". Di conseguenza, essa dovrebbe proporre al Consiglio e al Parlamento una roadmap ambiziosa per assicurare all'Europa la leadership mondiale nel campo dello sviluppo sostenibile, assicurando una piena coerenza tra le politiche condotte all'interno dell'Unione e quelle rivolte all'esterno;
- andrebbe precisato il ruolo che l'Unione deve svolgere nel perseguimento degli Obiettivi dell'Agenda 2030 che si riferiscano a materie che, nel riparto delle competenze fra Unione e Stati membri, risultano di competenza di questi ultimi. Tale riferimento è assente nella Comunicazione in esame, mentre si ritiene importante che la Commissione svolga un ruolo di stimolo nei confronti degli Stati membri, promuovendo l'uso delle migliori pratiche nelle materie rilevanti;
- la Commissione ritiene che l'Unione debba avere il compito di stimolare l'azione degli Stati membri e renderne coerenti le politiche intraprese, con lo scopo di rendere maggiormente efficace ed effettiva l'azione volta a raggiungere, per i singoli Stati membri e per l'intera Unione europea, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile;
- mancando nella Comunicazione un richiamo esplicito - da questa Commissione considerato imprescindibile - al ruolo centrale che le imprese devono svolgere nel conseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile, si ritiene che queste debbano essere coinvolte come attori protagonisti nel processo di avvicinamento agli SDGs. Le imprese, infatti, hanno svolto un ruolo fondamentale in fase di approvazione dell'Agenda 2030 ed un loro coinvolgimento permetterebbe di evitare una possibile de-responsabilizzazione del mondo imprenditoriale ed una rinuncia di questo a prendere parte all'attuazione dell'Agenda;
- si rileva inoltre che nella Comunicazione in esame l'approccio assunto rispetto alla singole politiche settoriali manchi di una visione complessiva di medio-lungo periodo su come modificare il "modello europeo" per raggiungere tutti gli SDGs, superando così una visione dello sviluppo sostenibile come una questione unicamente ambientale. A tal fine, si suggerisce di adottare strumenti di valutazione ex-ante ed ex-post delle singole politiche rispetto all'intero insieme degli SDGs, il che richiede un investimento sia nella produzione di dati statistici tempestivi su tutti gli aspetti economici, sociali ed ambientali rilevanti, sia nello sviluppo di modelli analitici in grado di assistere la Commissione europea e gli Stati membri nella fase di disegno delle politiche. Ciò consentirebbe di valutare ogni nuova proposta legislativa alla luce dell'intero spettro degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
(7-00313)
DALLA ZUANNA