• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/15950    il bilancio del servizio sanitario regionale della Sardegna presenta un disavanzo tra la somma che viene assegnata alla regione in sede di ripartizione del Fondo sanitario nazionale per la...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15950presentato daVARGIU Pierpaolotesto diGiovedì 16 marzo 2017, seduta n. 761

   VARGIU. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   il bilancio del servizio sanitario regionale della Sardegna presenta un disavanzo tra la somma che viene assegnata alla regione in sede di ripartizione del Fondo sanitario nazionale per la garanzia dei livelli essenziali di assistenza e la spesa a consuntivo che – negli ultimi anni – si è assestato tra i 300 e i 350 milioni di euro, diventando sostanzialmente strutturale;
   per avviare una radicale riforma del sistema dell'assistenza, che possa coniugare qualità e sostenibilità, il consiglio regionale della Sardegna ha approvato la legge regionale n. 17 del 27 luglio 2016, di istituzione dell'azienda sanitaria unica (Ats) e dell'azienda regionale di emergenza e urgenza della Sardegna (Areus);
   preventivamente all'approvazione di tale legge, la giunta regionale, in data 2 febbraio 2016 ha adottato definitivamente la «Proposta di ridefinizione della rete ospedaliera», che interviene radicalmente sulla offerta sanitaria nosocomiale sarda;
   in data 1o gennaio 2017, con la nomina del direttore generale dell'Ats Sardegna è materialmente partito il percorso attuativo della legge regionale n. 17 del 2016 ed è stato annunciato un obiettivo di risparmio, per il primo anno, pari ad almeno 100 milioni di euro;
   a tale importante annuncio da parte della giunta regionale, purtroppo, non hanno fatto seguito atti conseguenti e, in particolare, dopo ben 14 mesi, ad oggi, non c’è traccia di discussione consiliare e della necessaria approvazione del Piano della rete ospedaliera, né è decollata l'Areus prevista nella legge di riordino del settore, la legge regionale n. 17 del 2016;
   la mancata approvazione consiliare del Piano della rete ospedaliera rende pressoché impossibili qualsiasi attività di riordino e razionalizzazione dell'offerta sanitaria in capo all'Ats impedisce qualsivoglia ripensamento della rete di assistenza territoriale;
   tali incertezze normative non favoriscono certo l'impegno per il rientro dal deficit della sanità sarda, che rischia di tradursi in un mero taglio delle prestazioni e si riverbera inevitabilmente sulla qualità dell'assistenza;
   il calo della qualità assistenziale crea sofferenza e irritazione nel mondo sanitario che è costretto a lavorare in condizioni sempre più difficili e precarie, ma è pienamente avvertito anche dai pazienti, che reagiscono con accorate proteste che raggiungono quotidianamente i media locali e, spesso, anche nazionali;
   l'immagine complessiva trasmessa dalla sanità sarda è dunque quella di un sistema in equilibrio sempre più precario, in forte deficit economico strutturale, incapace di riformarsi, in affanno nel garantire le prestazioni dei livelli essenziali di assistenza, con continui disservizi intollerabili per il paziente (è di questi giorni la notizia della sospensione delle forniture dei microinfusori per i diabetici) e con il rischio della crescita della mobilità passiva, pur scoraggiata dalle condizioni di insularità –:
   quali attività di controllo e di monitoraggio il Ministro interrogato stia attuando sulla qualità dell'assistenza sanitaria erogata nella regione Sardegna, per verificare che siano adeguatamente garantiti i livelli essenziali di assistenza e quali iniziative di competenza intenda assumere per accompagnare e verificare il risanamento del bilancio sanitario regionale sardo, accertandosi che esso non si traduca in un taglio delle prestazioni che comporti l'ulteriore scadimento dei diritti di salute dei cittadini isolani. (4-15950)