• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/15949    nel 2003 in località «Migliori» nel comune di Santa Maria a Vico (Caserta) tra via Diana e via Appia furono ritrovati dalla Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta, durante uno...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15949presentato daDI MAIO Luigitesto diGiovedì 16 marzo 2017, seduta n. 761

   LUIGI DI MAIO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   nel 2003 in località «Migliori» nel comune di Santa Maria a Vico (Caserta) tra via Diana e via Appia furono ritrovati dalla Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta, durante uno scavo di emergenza effettuato a seguito della demolizione di un palazzo ottocentesco, importantissimi resti archeologici e strutture monumentali;
   tra le emergenze archeologiche fu riportata alla luce una porzione del tracciato dell'antica via Appia con la carreggiata larga 4,3 metri dal caratteristico profilo a schiena d'asino, lastricata con blocchi di calcare locale di forma poligonale sbozzati e perfettamente connessi tra loro, risalente al III-II secolo a.C.;
   a margine dell'antica strada romana fu recuperato, inoltre, il settore di un edificio pubblico da spettacolo di forma circolare o ellittica risalente all'epoca augustea, identificato dall'archeologo Fausto Zevi come un piccolo anfiteatro provvisto di «un ambiente di servizio sotto l'ima cavea e una galleria anulare voltata all'interno del podio, poi chiusa, come indica la tamponatura di una porta»;
   di, questo esteso edificio da spettacolo sono stati recuperati, inoltre, elementi plastici della decorazione esterna tra cui: diversi rilievi in calcare con mascheroni teatrali e una statua in marmo di un Apollo citaredo, alta circa 80 cm, copia di un originale ellenistico, attualmente esposta al Museo archeologico dell'antica Calatia a Maddaloni (Caserta) compreso nel circuito del polo museale della Campania –:
   se siano stati adottati precisi e coerenti provvedimenti di tutela diretta e indiretta per le importantissime testimonianze archeologiche ritrovate nel comune di Santa Maria a Vico (Caserta);
   se siano stati prescritti per le particelle interessate dai ritrovamenti archeologici vincoli di inedificabilità assoluta o relativa;
   se il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo abbia verificata, per quanto di competenza, la compatibilità degli interventi edilizi previsti nell'area archeologica sia prima che dopo la realizzazione;
   se risultino essere state effettuate attività ispettive da parte della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio di Caserta e Benevento in merito alla vigilanza e alla valutazione dello stato di conservazione dell'area archeologica e delle strutture monumentali conservate in superficie o nel sottosuolo e, in caso affermativo, quali ne siano stati gli esiti;
   se il Ministro interrogato intenda farsi promotore di un tavolo di concertazione, coinvolgendo le istituzioni locali e regionali, preposte alla tutela e alla valorizzazione dei beni archeologici, mettendo a sistema le rispettive competenze e avviando le procedure per realizzare adeguate forme di tutela del patrimonio archeologico rinvenuto nel comune di Santa Maria a Vico (Caserta). (4-15949)