• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/02149/033 premesso che: in attuazione di una risoluzione della Commissione Difesa del Senato (Doc. XXIV n. 24 del 2011), previa indagine conoscitiva sul possibile contributo delle Forze armate...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02149/033presentato daDADONE Fabianatesto diGiovedì 13 marzo 2014, seduta n. 189

La Camera,
premesso che:
in attuazione di una risoluzione della Commissione Difesa del Senato (Doc. XXIV n. 24 del 2011), previa indagine conoscitiva sul possibile contributo delle Forze armate per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della pirateria in acque internazionali, veniva sostanzialmente richiesta l'adozione di un provvedimento che configurasse la possibilità di impiegare a bordo delle navi battenti bandiera italiana team armati della Marina militare, il cui derivante onere finanziario fosse a totale carico degli armatori che ne avessero fatto richiesta;
sempre nell'ambito del medesimo provvedimento, si auspicava una disciplina normativa che autorizzasse comunque l'armatore – qualora lo volesse o lo preferisse – ad avvalersi di servizi di sicurezza privata a bordo delle proprie imbarcazioni, finalizzati alla deterrenza e autodifesa di fronte alla minaccia piratesca;
in tal senso, veniva inserita all'interno del decreto-legge 12 luglio 2011, n. 107, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 agosto 2011, n. 130 («Proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché delle missioni internazionali delle forze armate e di polizia. Misure urgenti antipirateria»), una specifica norma (l'articolo 5) che prevede l'imbarco sui mercantili in transito per il Golfo di Aden di appositi Nuclei Militari di Protezione (NMP), squadre delle Forze armate dislocate a Gibuti e quindi ospitate sulle navi, dischiudendo di fatto la via all'impiego anche di guardie giurate dipendenti dalle società di sicurezza privata;
tale assetto ha costituito certamente un passo in avanti, tuttavia ancora insufficiente, per assicurare un'adeguata protezione alla totalità del naviglio mercantile a rischio, ma il recente, controverso caso dei due militari italiani, attualmente ancora in attesa di processo in India, ha evidenziato problemi di una certa rilevanza soprattutto in materia di catena di comando, come ampiamente sottolineato da tutte le forze politiche nel corso della informativa del Governo su tale vicenda,

impegna il Governo

a prevedere, a partire dal prossimo decreto-legge di proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, l'inserimento di una specifica norma soppressiva dell'articolo 5 del decreto-legge 12 luglio 2011, n. 107, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 agosto 2011, n. 130.
9/2149/33. Dadone, Massimiliano Bernini.