• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/10879    a partire dallo scorso autunno tutta la regione del Corno d'Africa è stata colpita da una straordinaria siccità con pressoché totale assenza di precipitazioni;    il 28...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10879presentato daQUARTAPELLE PROCOPIO Liatesto diLunedì 20 marzo 2017, seduta n. 762

   QUARTAPELLE PROCOPIO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
   a partire dallo scorso autunno tutta la regione del Corno d'Africa è stata colpita da una straordinaria siccità con pressoché totale assenza di precipitazioni;
   il 28 febbraio 2017 il presidente somalo, Abdullahi Mohamed Farmajo, ha dichiarato lo stato di disastro nazionale e si è appellato alla comunità internazionale perché risponda urgentemente ad un'ennesima crisi alimentare, la terza in 25 anni, dopo che l'ultima, nel 2011, aveva causato la morte per fame di almeno 260.000 persone;
   secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), più della metà della popolazione somala, ovvero ben 6 milioni e 200 mila persone, ha urgente bisogno di supporto alimentare e addirittura circa 3 milioni sono sull'orlo della fame;
   il Kenya nel mese di febbraio 2017 ha dichiarato lo stato di disastro nazionale. In questo Paese sarebbero 2,7 milioni le persone che hanno urgente bisogno di aiuti umanitari, le organizzazioni umanitarie riferiscono di donne e bambine costrette a percorrere più di 9 chilometri, fino al 70 per cento in più della distanza abituale, per cercare l'acqua;
   in Etiopia sarebbero tra i 5 e i 6 milioni le persone che hanno urgente bisogno di aiuti alimentari e una recente valutazione del Governo ha rivelato che tre milioni di madri e bambini sotto i cinque anni sono in condizioni di grave malnutrizione;
   la situazione è difficile anche nel nord dell'Uganda, che sta subendo un'enorme afflusso di profughi dal vicino sud Sudan, in cui è già stato accertato e dichiarato nelle settimane scorse lo stato di catastrofe alimentare, emergenza che si aggiunge quindi a quella della siccità;
   secondo le agenzie competenti dell'Onu, oltre ai Paesi della regione del Corno d'Africa anche Yemen e Nigeria stanno precipitando velocemente in una situazione di carestia conclamata;
   secondo le prime valutazioni dell'ONU, sono necessari 1,9 miliardi di dollari per far fronte alla crisi nel Corno d'Africa, ma si tratta probabilmente di una cifra largamente sottostimata;
   Stephen O'Brien, sottosegretario generale per gli affari umanitari delle Nazioni Unite ha riferito al Consiglio di Sicurezza di New York venerdì 10 febbraio 2017 che più di 20 milioni di persone in quattro paesi – Somalia, Yemen, Sudan meridionale e nord-est Nigeria – stanno affrontando fame e carestia, numeri che renderebbero questa la più grande crisi umanitaria dalla fine della seconda guerra mondiale. Senza sforzi globali coordinati, ha poi aggiunto, «la gente semplicemente muore di fame» e «molti di più saranno a soffrire e morire di malattie»;
   nel 2017 l'Italia siede come membro non permanente nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite –:
   quali iniziative di cooperazione internazionale intenda assumere sia come singolo Paese, attraverso le strutture istituzionali ad essa preposte, sia come membro dell'Unione europea e delle Nazioni Unite, al fine di mobilitare la comunità internazionale per una tempestiva azione di salvataggio di milioni di persone nel Corno d'Africa e non solo. (5-10879)