• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/03599 LAI, ANGIONI, CUCCA, VACCARI, MANCONI, MOSCARDELLI, BORIOLI, ASTORRE, PEZZOPANE, GIACOBBE, PAGLIARI, BROGLIA, RUTA, TOMASELLI, PUPPATO, MORGONI, FLORIS, URAS - Ai Ministri dello sviluppo...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-03599 presentata da BACHISIO SILVIO LAI
martedì 21 marzo 2017, seduta n.789

LAI, ANGIONI, CUCCA, VACCARI, MANCONI, MOSCARDELLI, BORIOLI, ASTORRE, PEZZOPANE, GIACOBBE, PAGLIARI, BROGLIA, RUTA, TOMASELLI, PUPPATO, MORGONI, FLORIS, URAS - Ai Ministri dello sviluppo economico e dell'economia e delle finanze - Premesso che:

la regione Sardegna non è connessa alla rete nazionale e continentale europea di distribuzione del metano, i cittadini e le imprese dell'isola non hanno mai potuto usufruire dei vantaggi economici legati alla possibilità di avvalersi di tale fonte energetica continua e a costo più basso rispetto a quelle sino ad ora utilizzate;

ciò determina ancora oggi un forte divario ed una sperequazione tra i costi energetici sostenuti dai cittadini e dalle aziende sarde e quelli sostenuti dei residenti delle altre regioni della penisola e del resto d'Europa;

il costo dell'energia influisce in modo rilevante sull'intero apparato produttivo della Sardegna, sopratutto in termini di competitività; dunque, per garantire ai cittadini e alle imprese sarde parità di accesso e di trattamento rispetto al resto del Paese e dell'Europa è necessario procedere in tempi rapidi al collegamento della Sardegna alla rete dei gasdotti nazionali;

nel corso della XVII Legislatura sono state approvate diverse mozioni che impegnano il Governo a superare le criticità esistenti in Sardegna e tra gli interventi a ciò finalizzati era stata prevista anche la metanizzazione dell'isola;

rilevato che:

il 31 gennaio 2017 il Ministero dello sviluppo economico, attraverso un decreto direttoriale emanato dalla Direzione generale per la sicurezza dell'approvvigionamento e le infrastrutture energetiche, ha reso noti i nuovi tratti di rete del metano per cui sono stati presentati i progetti dal 1° luglio 2015 al 30 giugno 2016;

la SGI, Società Gasdotti Italiani, azienda con sede a Frosinone, che gestisce circa 1.500 chilometri di gasdotti tra il Lazio e l'Abruzzo, ha presentato i progetti per la realizzazione di tre tratti di gasdotto nel territorio regionale sardo, per un totale di 409 chilometri, che, secondo fonti di stampa, sarebbero corrispondenti al progetto del tratto del Galsi che attraversava la Sardegna;

nel progetto di SGI non è tuttavia stato previsto il tratto di connessione alla rete nazionale ed europea né sono state precisate le modalità di adduzione del metano all'interno del gasdotto regionale;

considerato che:

le modalità di adduzione e di connessione alla rete continentale non sono secondarie ma, al contrario, fondamentali per il progetto dell'opera, sia per quanto riguarda le sue dimensioni strutturali e la sicurezza generale, sia per garantire la continuità del servizio e quindi favorire la globale conversione del sistema energetico regionale;

per la realizzazione dell'infrastruttura di connessione della nuova rete sarda del metano a quella italiana ed europea andrebbero escluse soluzioni che non possono garantire gli stessi standard qualitativi e di sicurezza che solo la società a cui oggi è affidata la gestione di gran parte della rete nazionale, ovvero SNAM, riesce a garantire;

rilevato peraltro che:

la SNAM, Società nazionale metanodotti, nel piano strategico 2017-2021 presentato nei giorni scorsi a Londra, ha confermato tra le nuove opportunità di business che la riguardano la metanizzazione della Sardegna, già prevista nel piano 2016-2020; tale annuncio non può che essere accolto con interesse, poiché la realizzazione di un collegamento con la rete nazionale affidata a tale azienda garantirebbe continuità con la rete europea e assicurerebbe profili di sicurezza adeguati;

la metanizzazione dell'isola, inoltre, rientra anche tra gli impegni sottoscritti dal Governo italiano e dalla Regione Sardegna, nel settembre 2016 nel patto per la Sardegna a cui avrebbe dovuto far seguito un tavolo tecnico per la predisposizione del progetto relativo sia alla parte di distribuzione interna regionale che alle modalità di adduzione,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto descritto e quali siano le loro valutazioni in merito;

quali siano i motivi per cui la proposta SNAM, presentata agli azionisti nel giugno 2016 e confermata nei giorni scorsi, non abbia avuto seguito e per quali ragioni il Governo abbia approvato la proposta di SGI;

se la proposta di SGI risponda e coincida con quanto previsto dagli accordi Stato-Regione per la metanizzazione dell'isola, quali siano le modalità con cui si è pervenuti all'assunzione di tale proposta e se ciò sia avvenuto nell'ambito di tavoli tecnici e istituzionali di cui esistano verbali;

quali siano i sistemi di adduzione previsti dal progetto SGI per portare il metano in Sardegna e quali risorse pubbliche siano state previste per la realizzazione del progetto di 409 chilometri di rete regionale proposto da SGI;

se nel progetto SGI sia garantita un'adduzione che renda la rete regionale sarda capace di garantire continuità di fornitura e sicurezza ai cittadini e alle imprese;

se non ritengano necessario prevedere un collegamento diretto tra la rete di metanizzazione sarda e la rete europea e nazionale già esistenti, anche considerando un possibile interesse partecipato con la Francia per la metanizzazione della Corsica;

se non si ritenga opportuno tenere conto della disponibilità della società SNAM che già gestisce la rete nazionale, evitando soluzioni che possano rivelarsi inadeguate e non in continuità con la rete nazionale esistente, o perlomeno se non si ritenga di mettere a gara la progettazione e la realizzazione di un'opera di rilievo nazionale come la metanizzazione della Sardegna.

(3-03599)