• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/07215 DE POLI - Al Ministro della salute - Premesso che: in occasione dell'ultimo convegno di Confindustria sul termalismo, tenutosi a febbraio 2017, torna prepotentemente alla ribalta...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-07215 presentata da ANTONIO DE POLI
martedì 21 marzo 2017, seduta n.789

DE POLI - Al Ministro della salute - Premesso che:

in occasione dell'ultimo convegno di Confindustria sul termalismo, tenutosi a febbraio 2017, torna prepotentemente alla ribalta l'annoso problema che affligge questo settore, un tempo fiore all'occhiello dell'Italia in Europa: tra le opportunità presentate e discusse spiccano la collaborazione con il Servizio sanitario nazionale e regionale, dopo il nuovo accordo sui rimborsi delle cure termali siglato recentemente, il progetto per digitalizzare la ricetta medica negli alberghi, le concessioni estrattive delle acque termali, finanziamenti UE e la definizione dei criteri di qualità scientifica;

l'Italia ha 380 complessi termali, con circa 65.000 addetti ed è tra i primi 10 Paesi al mondo per numero di stabilimenti e fatturato complessivo con 800 milioni di euro e circa 3 miliardi di indotto: soltanto nel bacino termale euganeo si contano 90 stabilimenti termali tra Abano Terme, Montegrotto Terme, Battaglia Terme, Galzignano Terme e Teolo;

con questi numeri si rende ancora più urgente un'accurata e dettagliata revisione della legge di riordino del settore termale, legge n. 323 del 2000, e un rapporto sempre più stretto tra le imprese termali e il Sistema sanitario nazionale e regionale con un consolidamento delle terapie termali nei LEA, i livelli essenziali di assistenza di recentissima emanazione;

occorre inoltre utilizzare al meglio le potenzialità del settore termale sul versante sanitario e quelle in senso più ampio del benessere, svincolando e diversificando l'offerta turistica per valorizzare, al contempo, anche il corretto e salutare stile di vita italiano: terapia e riabilitazione, ma anche benessere, cibo e vino di qualità, cultura e bellezza naturale,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno esaminare questa importante questione e rivedere e aggiornare la legge sul termalismo, che risale oramai a quasi 20 anni fa e che denuncia tutta la propria obsolescenza e necessità di opportuni aggiornamenti, in modo da cogliere le potenzialità sanitarie, turistiche e sociali del termalismo, così numeroso e variegato in Italia, anche al fine di rispondere con efficacia ed efficienza alla competizione sempre più agguerrita di Austria, Croazia, Slovenia e Ungheria.

(4-07215)