• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/07205 QUAGLIARIELLO - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e per gli affari regionali - Premesso che: il fenomeno di...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-07205 presentata da GAETANO QUAGLIARIELLO
martedì 21 marzo 2017, seduta n.789

QUAGLIARIELLO - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e per gli affari regionali - Premesso che:

il fenomeno di interrimento e insabbiamento del porto di Mola di Bari è noto alle autorità portuali e alle istituzioni locali e nazionali dal 2008, come previsto da comunicazione della Capitaneria di porto del 23 giugno 2008;

la difficoltà e il rischio di navigazione era chiaramente riconosciuta già nell'ordinanza n. 16 in data 2 aprile 2012, con la quale la Capitaneria competente si accingeva alla disciplina della navigazione nel porto;

con l'art. 105 del decreto legislativo n. 112 del 1998, le competenze in materia di dragaggio dei porti minori furono trasferite alle Regioni con la contemporanea soppressione del relativo servizio svolto dai provveditorati alle opere marittime. Tale scelta comportò, di fatto, il blocco dei dragaggi nei porti pugliesi;

il porto di Mola di Bari è l'approdo della terza marineria pugliese (dopo Manfredonia e Molfetta) per numero di motopescherecci ormeggiati;

considerato inoltre che:

il 5 gennaio 2017 si è verificato l'incagliamento di una nave motopesca, la nave "Ninetta", proprio in quello specchio acqueo;

la situazione di potenziale pericolo per le unità in ingresso al porto di Mola (confermato dall'incidente) hanno portato la Capitaneria a vietare, con ordinanza n. 9/2017, la navigazione per tutte le unità da pesca, da diporto e le imbarcazioni in genere, nelle acque comprese fra il molo di ponente e il molo di levante, qualora il pescaggio delle stesse navi superi le profondità indicate dallo stralcio batimetrico eseguito il 19 gennaio 2017;

considerato infine che:

questa situazione mette in stato di rischio ed emergenza l'intera area portuale, definita come "porto rifugio", in cui transitano anche mezzi navali della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza, che hanno, tra l'altro, il compito di garantire i controlli e pronto intervento in caso di emergenza in mare e che non potrebbero, così, svolgere regolarmente le proprie attività;

tale divieto di navigazione causa un inestimabile danno economico inestimabile agli operatori del settore della pesca, oltre che una circostanza gravemente sfavorevole in termini di turismo causata dall'oggettiva impossibilità di raggiungere Mola, in favore di altre strutture infrastrutturali più facilmente accessibili,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza della situazione di emergenza descritta;

quali iniziative di competenza intendano intraprendere, al fine di supportare la Regione Puglia e il Comune di Mola di Bari così da trovare adeguate soluzioni per il dragaggio del porto di Mola e porre fine a tale blocco con la massima urgenza.

(4-07205)