• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/07198 CATALFO, GIARRUSSO - Al Ministro dell'interno - Premesso che secondo quanto risulta agli interroganti: l'art. 7, comma 2, del decreto legislativo n. 39 del 2013, relativamente...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-07198 presentata da NUNZIA CATALFO
martedì 21 marzo 2017, seduta n.789

CATALFO, GIARRUSSO - Al Ministro dell'interno - Premesso che secondo quanto risulta agli interroganti:

l'art. 7, comma 2, del decreto legislativo n. 39 del 2013, relativamente all'inconferibilità di incarichi a componenti di organo politico di livello regionale e locale, stabilisce che: "A coloro che nei due anni precedenti siano stati componenti della giunta o del consiglio della provincia, del comune o della forma associativa tra comuni che conferisce l'incarico, ovvero a coloro che nell'anno precedente abbiano fatto parte della giunta o del consiglio di una provincia, di un comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti o di una forma associativa tra comuni avente la medesima popolazione, nella stessa regione dell'amministrazione locale che conferisce l'incarico, nonché a coloro che siano stati presidente o amministratore delegato di enti di diritto privato in controllo pubblico da parte di province, comuni e loro forme associative della stessa regione, non possono essere conferiti: a) gli incarichi amministrativi di vertice nelle amministrazioni di una provincia, di un comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti o di una forma associativa tra comuni avente la medesima popolazione; b) gli incarichi dirigenziali nelle medesime amministrazioni di cui alla lettera a); c) gli incarichi di amministratore di ente pubblico di livello provinciale o comunale; d) gli incarichi di amministratore di ente di diritto privato in controllo pubblico da parte di una provincia, di un comune con popolazione superiore a 15.000 abitanti o di una forma associativa tra comuni avente la medesima popolazione";

secondo una recente inchiesta condotta dal quotidiano on line "Sudpress" il 7 marzo 2017, le nomine di alcuni presidenti di società partecipate del Comune di Catania sarebbero in contrasto con l'articolo 7 citato. Gli incarichi sarebbero stati conferiti in condizione di illegittimità e gli stessi nominati avrebbero affermato il falso nelle rispettive dichiarazioni sostitutive dell'atto di notorietà, ex art. 47 del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 2000, e successive modificazioni e integrazioni, dichiarando di non trovarsi nei citati casi di inconferibilità;

le nomine riguarderebbero quelle ricoperte da: Francesca Garigliano, nominata il 22 settembre 2016, presidente di Asec SpA, la stessa in precedenza ha ricoperto tra il 2013 ed il 2016 la carica di presidente della società partecipata del Comune di Catania Asec Trade Spa, una società a sua volta in proprietà (e quindi controllata) da Asec SpA; Carlo Lungaro, che è stato presidente del consiglio di amministrazione dell'Azienda municipale trasporti dal 9 maggio 2014 al 22 settembre 2016, e che dopo l'esperienza del successore Puccio La Rosa è stato richiamato di nuovo alla presidenza l'11 febbraio 2017;

considerato che per la violazione dei dettami disposti nel decreto legislativo n. 39 del 2013 è prevista la nullità degli atti di conferimento degli incarichi (art. 17), l'impossibilità di conferire gli incarichi di loro competenza per chi abbia prodotto l'atto di nomina (art. 18) e la decadenza dall'incarico dell'amministratore nominato con la conseguente nullità dei contratti relativi alle nomine (art. 19),

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;

se intenda attivarsi presso le sedi di competenza, affinché siano verificate le modalità di nomina relativamente alle cariche ricoperte dai soggetti citati e, qualora vengano accertate le irregolarità sollevate, siano adottati i necessari provvedimenti.

(4-07198)