• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/01726    la situazione in cui versa la protezione civile della Sardegna è davanti agli occhi di tutti;    a questo si aggiunge che la Sardegna è dal 1o febbraio 2017 senza operai...



Atto Camera

Interpellanza 2-01726presentato daPILI Maurotesto diMercoledì 22 marzo 2017, seduta n. 764

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro dell'interno, il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, per sapere – premesso che:
   la situazione in cui versa la protezione civile della Sardegna è davanti agli occhi di tutti;
   a questo si aggiunge che la Sardegna è dal 1o febbraio 2017 senza operai specializzati per la campagna antincendio;
   con un'improvvida decisione di demansionare migliaia di lavoratori dell'agenzia Forestas, si sta mettendo a rischio non solo la prossima campagna antincendio, ma le stesse azioni colturali necessarie e propedeutiche alla prevenzione antincendio;
   il rischio per la sicurezza ambientale e anche civile delle comunità a ridosso delle foreste e delle aree attenzionate è rilevante;
   si tra ignorando il disastro generato da un'operazione, per l'interrogante, nefasta, che di fatto ha eliminato migliaia di figure chiave che avevano operato per pochi euro in più al mese in qualifiche superiori rispetto a quelle previste nella originaria assunzione;
   da settimane non si hanno più a disposizione operai che guidano mezzi per aprire e manutenzionare piste antincendio, niente operai abilitati al ruolo di vedette antincendio, niente motoseghisti, niente operai in grado di utilizzare mezzi meccanici. Insomma, la campagna antincendio e tutto quello preventivo alla stessa si ferma;
   la carenza di organici e di figure qualificate aveva, nei decenni, obbligato ad una scelta irrevocabile: affidamento di mansioni superiori, a partire dagli operai che in base al contratto avevano un mansionario ben preciso;
   con questa operazione si sta mettendo a serio rischio, ancor più dello scorso anno, la già scadente campagna antincendio messa in campo dalla regione e che non ha trovato nessun sostegno da parte dello Stato;
   alla rivolta silenziosa che cova in tutti i cantieri forestali, si rischia di aggiungere anche il blocco amministrativo, secondo l'interpellante, visto che una parte stessa del personale era stata obbligatoriamente impiegata a svolgere funzioni superiori sia per la parte amministrativa che burocratica dell'ente;
   con un'azione improvvisata che non ha niente a che fare con la razionalizzazione si mette in crisi una Agenzia che dovrebbe funzionare con efficienza e immediatezza proprio per la delicatezza del ruolo e la stessa gestione per molti versi della protezione civile;
   occorre, di concerto con il Governo, disporre un provvedimento serio e concreto per evitare un disastro annunciato;
   sono decine i comuni di tutta la Sardegna che a quanto consta all'interpellante stanno denunciando alla regione e ai prefetti il blocco dei cantieri e della messa in sicurezza dei territori;
   sono comunicazioni formali che mettono in mora la regione in modo netto e chiaro e tutti gli operatori della pubblica sicurezza;
   si tratta di un grido d'allarme che arriva da ogni angolo della Sardegna dinanzi all'irresponsabilità nel Governo di un settore così delicato come quello della protezione ambientale e forestale dell'isola;
   sono gravissimi i disservizi che già si registrano all'interno dell'ente, dal blocco del taglio del legname alla mancata manutenzione della viabilità all'interno dei cantieri forestali, l'antincendio e la protezione civile; mancano gli interventi di pulizia degli alvi fluviali dei comuni che ne hanno fatto richiesta, sino alle retribuzioni, il protocollo, le concessioni e vendite degli assortimenti legnosi e altro, le operazioni connesse con gli appalti tra cui il pagamento delle fatture, la gestione del bilancio;
   se non ci saranno interventi immediati anche da parte dei Ministeri competenti, di concerto con la regione, per superare questa gravissima situazione, è evidente che si va incontro ad un disastro, annunciato a partire dai 1.600 operai che svolgevano mansioni superiori in attività chiave dell'ente, appunto come la campagna antincendio, per arrivare ai 200 impegnati da decenni nelle procedure amministrative e burocratiche dell'agenzia;
   si sta configurando il rischio di una interruzione di pubblico servizio, con la messa a rischio del patrimonio ambientale e non solo della Sardegna –:
   se il Governo non ritenga, per quanto di propria competenza, di attivare un tavolo di confronto urgente con la regione Sardegna relativamente alla protezione civile, a partire dall'emergenza della prossima campagna antincendi;
   se non intenda attivarsi, per quanto di competenza e in coordinamento con gli enti territoriali interessati, per addivenire a soluzioni tese a superare eventuali gravi conseguenze legate a carenze di organico e conseguente affidamento di qualifiche superiori in ordine a supreme esigenze di pubblica incolumità e di pubblica sicurezza.
(2-01726) «Pili».