• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/10914    nonostante i numerosi allarmi sollevati e le iniziative intraprese anche in seno alla prefettura di Ancona, coinvolgendo diversi soggetti del mondo del lavoro e delle istituzioni per...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10914presentato daRICCIATTI Laratesto diMercoledì 22 marzo 2017, seduta n. 764

   RICCIATTI, LAFORGIA, SPERANZA, SCOTTO, ROBERTA AGOSTINI, ALBINI, BERSANI, FRANCO BORDO, BOSSA, CAPODICASA, CIMBRO, D'ATTORRE, DURANTI, EPIFANI, FAVA, FERRARA, FOLINO, FONTANELLI, FORMISANO, FOSSATI, CARLO GALLI, KRONBICHLER, LEVA, MARTELLI, MELILLA, MURER, NICCHI, GIORGIO PICCOLO, PIRAS, QUARANTA, RAGOSTA, SANNICANDRO, STUMPO, ZACCAGNINI, ZAPPULLA, ZARATTI e ZOGGIA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   nonostante i numerosi allarmi sollevati e le iniziative intraprese anche in seno alla prefettura di Ancona, coinvolgendo diversi soggetti del mondo del lavoro e delle istituzioni per contrastare le irregolarità sul lavoro nei cantieri navali di Ancona, la situazione pare ad oggi per nulla mutata;
   di recente, infatti, alcuni organi di stampa riportano la notizia di un esposto alla procura della Repubblica di Ancona della Fiom-CGIL, che denunciano gravissime violazioni dei diritti e della dignità dei lavoratori;
   la situazione descritta riguarda pratiche di caporalato e scarsa trasparenza nella gestione del personale delle ditte che operano in appalto per Fincantieri;
   la denuncia della Fiom è circostanziata e rivela le pratiche di assunzioni mediate da «caporali» che tratterrebbero tra i 500 e i 600 euro dal primo stipendio dei lavoratori assunti dalle imprese appaltatrici. I lavoratori sarebbero reclutati direttamente dalle banchine, dove si ritrovano i disoccupati in cerca di impiego nella cantieristica;
   a fronte dei 500 operai Fincantieri, assunti con regolare contratto nazionale dei metalmeccanici, per realizzare le diverse commesse affidate alla multinazionale italiana, sarebbero attivi oltre 2000 lavoratori di ditte esterne;
   le condizioni di molti di questi lavoratori prevederebbero retribuzioni a «paga globale» di 7 o 8 euro l'ora, vale a dire senza indennità di malattia, ferie, straordinari, tredicesime e Tfr. Gli orari di lavoro sforerebbero significativamente il monte ore mensile previsto dal contratto nazionale pari a 173 ore al mese, superando in genere le 200 ore mensili e in alcuni casi toccando le 250 ore;
   la Fiom segnala, inoltre, come le buste paga dei lavoratori siano poco trasparenti, non permettendo di capire le mansioni realmente svolte dal personale assunto e i compensi ricevuti;
   dalle stesse emergerebbero, in particolare, un uso distorto delle indennità di trasferta, in genere di ammontare elevato, utilizzate in luogo della retribuzione del lavoro straordinario, che – a differenza delle indennità di trasferta – sono sottoposte a tassazione; l'assenza di molti dei diritti dei lavoratori ha come effetto anche quello di inibire la denuncia delle violazioni, proprio perché gli stessi sarebbero sottoposti al «ricatto» di perdere il lavoro;
   secondo l'organizzazione sindacale citata, questo sistema non riguarderebbe solo gli appalti Fincantieri, ma anche diverse altre realtà della cantieristica, considerate come eccellenze produttive, che tuttavia con questo sistema riuscirebbero a eseguire importanti commesse con pochi lavoratori regolarmente assunti, lasciando alla «giungla» delle imprese in appalto il restante fabbisogno di manodopera; i fatti denunciati dalla Fiom sono di estrema gravità ed esigerebbero un urgente intervento del Ministro in indirizzo sia in ordine alla verifica dei fatti che alle misure concrete da adottare per contrastare questo fenomeno diffusosi a livelli intollerabili per uno Stato civile –:
   se il Ministro interrogato per quanto di competenza, non intenda verificare con urgenza i fatti riportati in premessa;
   quali iniziative d'urgenza intenda adottare per contrastare con efficacia le gravissime violazioni richiamate, considerato che le misure sino ad oggi adottate non paiono aver sortito effetti apprezzabili. (5-10914)