C. 4204 EPUB Proposta di legge presentata il 5 gennaio 2017
Atto a cui si riferisce:
C.4204 Istituzione di un fondo per il sostegno della comunità di lingua italiana della provincia autonoma di Bolzano
Frontespizio | Relazione | Progetto di Legge |
CAMERA DEI DEPUTATI |
N. 4204 |
Da tempo si osserva lo stato di subalternità in cui è costretto il gruppo italiano, quasi sempre lontano dalle posizioni di maggior rilievo politico, sociale ed economico. Ciò si deve al fatto che il potere politico è saldamente nelle mani del Südtirol Volkspartei (SVP), il partito popolare sudtirolese, che si considera rappresentante degli interessi tedeschi e ladini, ma non italiani, tanto che gli altoatesini di lingua italiana non vi si possono iscrivere. Si aggiungano poi le difficoltà di comunicazione: mentre gli italofoni apprendono la lingua tedesca standard, la popolazione germanofona si esprime in un colorito dialetto, molto diverso rispetto all’Hochdeutsch o dialetto alto-tedesco. Si pensi, inoltre, che l'immigrazione di italiani verso questa prospera regione viene ostacolata da una normativa rigidissima, che consente di votare per le elezioni provinciali e di godere di sussidi pubblici, indispensabili in un territorio dove il costo della vita è altissimo, soltanto dopo quattro anni di residenza. Per non parlare del disagio provato dagli italofoni già residenti, considerati i maggiori privilegi e un trattamento di favore riservato alla comunità tedesca.
Nel dicembre 1971 è stato poi approvato dal Parlamento italiano un «pacchetto» contenente provvedimenti che hanno ampliato ulteriormente i poteri amministrativi e legislativi delle province autonome di Trento e di Bolzano, ma a tali provvedimenti, molto favorevoli alla comunità di lingua tedesca, si è data un'attuazione eccessivamente estensiva che ha finito per rendere la comunità di lingua italiana una comunità di «figli di un dio minore».
È senza dubbio anacronistico che in un momento in cui si sta puntando ad abbattere tutti i muri in un'Europa che dovrebbe vedere uniti i popoli in una battaglia contro il terrorismo, si indugi ancora nella difesa di localismi obsoleti e di comunità di persone che dovrebbero sentirsi ora più che mai cittadini europei invece di ricercare privilegi amministrativi e fiscali immotivati.
Venendo incontro ai problemi della minoranza italiana in Alto Adige, la presente proposta di legge prevede un finanziamento di 50 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2017 per fare fronte agli svantaggi di cui risente la comunità stessa, disagi provocati dall'ultronea applicazione di norme a tutela del gruppo linguistico tedesco che ha messo in difficoltà la comunità italiana. Tali risorse sono destinate appunto a correggere e a compensare questa disparità di trattamento.
L'articolo 1 prevede, quindi, l'istituzione di un fondo con una dotazione pari a 50 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2017 per il sostegno della minoranza italiana nella provincia autonoma di Bolzano, la cui gestione è disciplinata con decreto del Ministro dell'interno.
L'articolo 2 indica i criteri di copertura degli oneri derivanti dall'attuazione della legge.
1. Al fine di tutelare la minoranza costituita dalla comunità di lingua italiana della provincia autonoma di Bolzano, nello stato di previsione del Ministero dell'interno è istituito un fondo con una dotazione pari a 50 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2017.
2. Il fondo è finalizzato a contenere il disagio abitativo e a migliorare l'inserimento nella vita economica e sociale della comunità di lingua italiana della provincia autonoma di Bolzano.
3. Con decreto del Ministro dell'interno, da emanare entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono disciplinati l'impiego e la destinazione delle risorse del fondo.
1. All'onere derivante dall'attuazione della presente legge, pari a 50 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2017, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2017-2019, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2017, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero.
2. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.