• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/03616 MONTEVECCHI, DONNO, CASTALDI, MORRA, CAPPELLETTI, SANTANGELO, GIARRUSSO, MORONESE, TAVERNA, BERTOROTTA - Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale - Premesso che:...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-03616 presentata da MICHELA MONTEVECCHI
giovedì 23 marzo 2017, seduta n.791

MONTEVECCHI, DONNO, CASTALDI, MORRA, CAPPELLETTI, SANTANGELO, GIARRUSSO, MORONESE, TAVERNA, BERTOROTTA - Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale - Premesso che:

è stata diffusa notizia della messa in vendita della storica sede dell'istituto italiano di cultura di Bruxelles, in rue de Livourne 38, e del conseguente prossimo trasferimento dell'istituto nel nuovo edificio acquistato dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale in rue Joseph II, dove saranno dislocati gli uffici del consolato e dell'ambasciata;

per scongiurare tale eventualità è stata lanciata una petizione tramite la piattaforma online "change", nella quale si chiede di evitare la vendita della storica sede;

considerato che:

la sede attuale di rue de Livourne è una splendida maison de maître sita nel cuore di Bruxelles, risalente agli ultimi decenni dell'800 e divenuta nel 1932, grazie all'iniziativa di alcune fra le maggiori imprese dell'epoca (Olivetti, Fiat, Pirelli), la "casa d'Italia";

gli interni furono decorati da artisti italiani e attualmente ospitano, oltre agli uffici e alle aule utilizzate per lo svolgimento dei corsi, una magnifica biblioteca (circa 18.000 volumi), un'ampia sala adibita alle conferenze e alle mostre, un teatro per 350 persone destinato ai grandi eventi che hanno ospitato personaggi illustri, quali Francesco Rosi, Alberto Moravia, Dino Risi e Italo Calvino, o all'appuntamento settimanale con la proiezione di film italiani;

per gli Italiani residenti a Bruxelles la sede dell'istituto è sempre stata simbolo dell'eleganza, del buon gusto e nel contempo della sobrietà che sono propri della nostra tradizione;

inoltre, l'edificio sito in rue Joseph II, ora acquistato dal Ministero, è un anonimo fabbricato di 2 piani, di modesta fattura; a parere degli interroganti, è una sede del tutto inadeguata in quanto priva di visibilità, mancante di biblioteca (i libri finirebbero confinati nei sotterranei), senza una vera e propria sala per dibattiti e conferenze, nonché senza teatro e cinema;

infine, altri Paesi europei, come la Germania e la Spagna, investono somme importanti per dotare di sedi centrali e prestigiose i propri istituti di cultura,

si chiede di sapere:

quali siano le motivazioni che hanno portato alla decisione di acquistare l'immobile sito in rue Joseph II a Bruxelles;

se il Ministro in indirizzo non ritenga che la sede più prestigiosa e spaziosa di rue de Livourne sia più adeguata per ospitare l'istituto italiano di cultura di Bruxelles;

quali iniziative intenda adottare, affinché vengano salvaguardate le attività dell'istituto stesso, nonché la biblioteca.

(3-03616)