• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/02907    l'Italia produce circa 110 mila tonnellate di nocciole all'anno, ponendosi al secondo posto nella produzione mondiale del settore. Complessivamente, la superficie coltivata è pari a...



Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02907presentato daFIORIO Massimotesto diLunedì 27 marzo 2017, seduta n. 767

   FIORIO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   l'Italia produce circa 110 mila tonnellate di nocciole all'anno, ponendosi al secondo posto nella produzione mondiale del settore. Complessivamente, la superficie coltivata è pari a 68.233 ettari. Le principali regioni interessate alla sua produzione sono Piemonte, Campania, Lazio e Sicilia che da sole valgono il 98 per cento dell'intero volume nazionale;
   in particolare la varietà di nocciolo coltivata in Piemonte è la «Tonda gentile trilobata» commercializzata come «nocciola del Piemonte igp», la cui produzione è concentrata nelle province di Cuneo, Asti e Alessandria, in un'area compresa tra le colline delle Langhe, del Roero e del Monferrato;
   proprio per ottenere la denominazione Igp, che garantisce agli utilizzatori ed ai consumatori la qualità e l'autenticità del prodotto, i coltivatori piemontesi rinunciarono però ad inserire, anche nel disciplinare di produzione, la parola «Langhe»;
   in seguito a ciò la parola «Langhe» pur indicativa di un preciso luogo di produzione è stata utilizzata, fin dal 2012, dall'Olanda che ha inserito nel registro nazionale tre varietà di nocciole con toponimi italiani tra cui proprio la «Tonda gentile trilobata delle Langhe». Una scelta che sta creando numerose proteste da parte delle istituzioni italiane e delle associazioni di categoria;
   sono state infatti presentate, in questa direzione, interrogazioni al Parlamento europeo mentre numerosi comuni delle Langhe hanno approvato delibere specifiche per monitorare la situazione ed evitare concorrenza illecita da parte di Paesi esteri;
   le problematiche relativa all'utilizzo della denominazione «Tonda gentile trilobata delle Langhe» riguardano anche il nostro Paese: il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha infatti iscritto la denominazione «Tonda Gentile Langhe» nel registro nazionale delle varietà di piante da frutto. Con questa iscrizione si possono quindi commercializzare con il nome «Tonda gentile Langhe» anche le nocciole prodotte in altre parti d'Italia, penalizzando in questo modo il territorio di provenienza e i suoi coltivatori, che lavorano e investono da sempre sulla tutela e sulla valorizzazione della nocciola «igp Piemonte»;
   le associazioni agricole coinvolte hanno chiesto al Ministero di correggere questo errore che sta mettendo a rischio l'economia del comparto dell'intera regione Piemonte;
   il regolamento dell'Unione europea 1151/2012 sui regimi di qualità dei prodotti agricoli alimentari prevede chiaramente che le denominazioni di origine non debbano essere in conflitto con nomi che inducano erroneamente il consumatore a pensare che prodotti siano originari di un altro territorio –:
   quali interventi urgenti, coerenti con la normativa comunitaria, intenda assumere il Ministro interrogato fine di salvaguardare la tipicità della «nocciola del Piemonte igp» sia riguardo alla produzione nazionale che a quella estera, al fine di tutelare i produttori ed informare correttamente i consumatori. (3-02907)