• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/02915    il settore delle fondazioni lirico-sinfoniche, come sancito con la sentenza della Corte costituzionale n. 153 del 2011, è un'eccellenza italiana;    le fondazioni...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02915presentato daGIORDANO Giancarlotesto diMartedì 28 marzo 2017, seduta n. 768

   GIANCARLO GIORDANO, PANNARALE, MARCON, PAGLIA, PELLEGRINO e PLACIDO. – Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. – Per sapere – premesso che:
   il settore delle fondazioni lirico-sinfoniche, come sancito con la sentenza della Corte costituzionale n. 153 del 2011, è un'eccellenza italiana;
   le fondazioni lirico-sinfoniche sono da tempo oggetto di una legislazione che sembra avere come unico obiettivo ad avviso degli interroganti la distruzione di un sistema consolidato, fino ad oggi basato su un sostegno effettivo al settore, attraverso l'assegnazione su base pluriennale di contributi pubblici. Inoltre, il connesso ritardo nello stanziamento dei predetti fondi ha gravato sul loro indebitamento che non hanno potuto ridurre neanche attraverso l'accesso, previo un delicato e propedeutico processo di risanamento, al fondo rotativo previsto dalla legge n. 112 del 2013 (cosiddetta «legge Bray»);
   un'ulteriore norma, l'articolo 24 della legge n. 160 del 2016 rende possibile il declassamento delle fondazioni lirico-sinfoniche che aderiscono alla suddetta «legge Bray» in teatri lirico-sinfonici, con il relativo disimpegno dello Stato al sostegno di questi ultimi, qualora le stesse non rispondessero a determinati requisiti. La stessa norma, infatti, subordina a partire dall'anno 2018 l'erogazione dei relativi contributi al rispetto di precisi paletti in materia di bilancio ed efficienza gestionale. Infatti, le fondazioni che non raggiungano il pareggio di bilancio sono tenute a prevedere opportune riduzioni dell'attività, comprese la chiusura temporanea o stagionale e la conseguente trasformazione temporanea del rapporto di lavoro del personale, anche direttivo, da tempo pieno a tempo parziale, trasformando, di conseguenza, i propri lavoratori in precari o stagionali;
   oltre al pareggio di bilancio ed alla capacità di risanare i propri bilanci, le fondazioni liriche dovranno ricorrere ad una solida efficienza gestionale, non impiegando, per esempio, risorse umane in eccedenza, mostrando capacità di reperire risorse private con forme di autofinanziamento o, infine, internazionalizzandosi e garantendo la realizzazione di adeguato numero di produzioni e coproduzioni;
   ad aumentare ancor di più il rischio di uno smantellamento del settore sono gli esiti della crisi in atto in cui sono sprofondati i teatri italiani: secondo alcuni dati resi noti dall'Istat, solo 9 italiani su 100 frequentano l'opera;
   in questi giorni numerose sono le mobilitazioni organizzate nelle piazze italiane dai sindacati per opporsi alla politica ragionieristica messa in atto negli ultimi anni dal Governo –:
   quali iniziative urgenti intenda mettere in campo per affrontare il gravissimo stato di crisi che sta attraversando il settore dello spettacolo dal vivo, difendere il ruolo di presidio musicale svolto dalle fondazioni liriche e scongiurare la drastica riduzione della loro offerta culturale.
(3-02915)