• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/04064 l'interrogante con più atti di sindacato ispettivo ha evidenziato aspetti irregolari nella gestione del personale da parte della funzione di tutela aziendale della società Poste italiane spa...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04064presentato daCATALANO Ivantesto diMartedì 18 marzo 2014, seduta n. 192

CATALANO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
l'interrogante con più atti di sindacato ispettivo ha evidenziato aspetti irregolari nella gestione del personale da parte della funzione di tutela aziendale della società Poste italiane spa di cui lo Stato è socio unico;
un ulteriore esempio di gestione discutibile da parte del management di Poste Italiane è quello concernente la responsabile comunicazione territoriale Sicilia, Lala Maria Grazia;
nell'ambito del procedimento giudiziario R.G.T. n. 07/00474 - R.N.R. n. 05/11651 del 5 febbraio 2007, presso il tribunale di Torino sez. V penale, Lala Maria Grazia figurava come imputata del reato di cui all'articolo 495, comma 2) del CP, perché nel compilare la richiesta di iscrizione all'ordine dei giornalisti del Piemonte, attestava falsamente di essere domiciliata in Torino, presso l'ufficio comunicazione territoriale in Piemonte, condizione necessaria per l'iscrizione all'ordine come pubblicista come tale destinata ad essere riprodotta in atto pubblico;
Lala Maria Grazia all'esito delle indagini è stata citata in giudizio il 9 febbraio 2006;
la sentenza ha dichiarato di non doversi procedere per prescrizione del reato;
nelle motivazioni il giudice afferma che non vi sono gli estremi per un'applicazione dell'articolo 129, comma 2, cpp, non emergendo dagli atti prove evidenti di non colpevolezza;
ad oggi Maria Grazia Lala risulta essere la Responsabile comunicazione territoriale Sicilia, come indicato sul sito istituzionale della società; la stessa, a quanto consta all'interrogante, sarebbe entrata in servizio l'8 maggio 2006 con ordine n. 14/06 a firma dell'amministratore delegato ingegner Massimo Sarmi, prima dunque della pronuncia del tribunale di Torino;
nel comunicato stampa del 7 marzo 2014 la Corte dei conti – sezione controllo enti – pres. E. Basile, rel. pres. A.T. De Girolamo – determinazione n. 13 del 6 marzo 2014 – Relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria di Poste italiane S.p.A. per l'esercizio 2012, afferma che: «[...] È, però, necessario che il management della Società mantenga costantemente elevato il livello di impegno e di attenzione su quei profili di gestione che necessitano ancora di interventi migliorativi in tema di qualità dei servizi, di conformità normativa, di sicurezza e di contenimento dei rischi. [...] Dall'accertamento ispettivo di vigilanza, condotto dalla Banca d'Italia nel periodo 20 febbraio-24 agosto 2012, risulta confermata la persistenza di criticità nel comparto antiriciclaggio, in gran parte determinate dalla sottovalutazione dell'impatto della normativa di settore in relazione alla complessità della realtà operativa ed al numero dei rapporti intrattenuti con la clientela, nonché nelle diverse aree di presidio (adeguata verifica della clientela, tenuta dell'archivio unico informatico, segnalazione delle operazioni sospette). Si tratta di problematiche di rilevante impatto sotto diversi profili, in ordine alle quali la Corte raccomanda il massimo impegno della Società, per l'adozione di ulteriori urgenti interventi, finalizzati a porre rimedio definitivo alle carenze emerse» –:
di quali informazioni disponga il Governo in relazione alla narrata vicenda;
se e come il Ministero dell'economia e delle finanze monitori l'attività di gestione del personale all'interno di Poste Italiane spa;
se disponga di informazioni in ordine a eventuali altri casi analoghi di discutibile gestione del personale;
se il Governo sia a conoscenza, per il caso in questione, se Poste italiane a suo tempo abbia ricevuto informazione o comunicazione del procedimento penale pendente e se disponga di elementi in ordine alle ragioni che hanno portato alla decisione di attribuire a Maria Grazia Lala l'incarico di responsabile della comunicazione territoriale Sicilia, decisione che all'interrogante appare fortemente inopportuna. (4-04064)