• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/02936    il traffico dei rifiuti radioattivi in Sicilia inizia negli anni ’80 e la Commissione di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02936presentato daSEGONI Samueletesto diMartedì 4 aprile 2017, seduta n. 773

   SEGONI, ARTINI, BALDASSARRE, BECHIS e TURCO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   il traffico dei rifiuti radioattivi in Sicilia inizia negli anni ’80 e la Commissione di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati ha disposto nel mese di dicembre 2016 l'acquisizione diretta di atti, perquisendo a Milano l'abitazione della signora Ferruzzi, che nel 1988 si era occupata per conto della Monteco, gruppo Eni, di far rientrare i rifiuti dal Libano, attraverso la motonave Jolly Rosso;
   tra il 1989 e 1995 la procura di Reggio Calabria ha accertato l'affondamento nel Mediterraneo di 90 navi e un pentito della ’ndrangheta ha dichiarato alla sezione investigativa antimafia che, tra il 1995 ed il 2000, oltre 637 navi contenenti scorie radioattive sono state affondate, di cui 52 nel Mediterraneo e 3 nello Ionio. È seguita una denuncia relativa alla presenza di smaltimenti illeciti di scorie radioattive nella miniera di Pasquasia, a 22 chilometri da Caltanissetta, e nella cava di San Giuseppe, zona già dichiarata ad alto rischio industriale e in crisi ambientale, per la presenza di inquinamento di raffinerie e discariche di rifiuti pericolosi tra cui la Cisma;
   i rifiuti nucleari trasportati dalle navi, rientrati dal Libano e dalla Nigeria, oltre quelli stoccati in Italia dall'Enea, venivano scaricati nel porto di Augusta e poi interrati o dislocati in siti industriali attivi limitrofi, senza alcuna protezione idonea e senza informare le popolazioni locali provocando elevato livello di Cesio (137) e un incremento dei casi di leucemia superiore al resto d'Italia, tra il 1999 ed il 2006;
   la delibera comunale n. 47 del 1o aprile 2005 testimonia la presenza di fattori contaminanti nel comune di Melilli: «di fronte al cimitero di Melilli in territorio di Augusta dove già risultano scaricati rifiuti pericolosi (...) sarà approvato, nella prossima conferenza di servizi, il progetto di bonifica, evitando così l'inquinamento»;
   uno studio dell'Istituto nazionale delle ricerche di Pisa dimostra che la bonifica del sito di Priolo verrebbe a costare 770 milioni di euro a fronte di 3,6 miliardi di euro di costi per le spese sanitarie, oltre che 55,6 milioni di euro di multe annuali versate per l'inquinamento dovuto alle mancate bonifiche;
   le suddette bonifiche oltre che produttive comporterebbero sviluppo tecnologico e occupazionale, in un territorio che ne ha effettiva necessità –:
   se intenda assumere iniziative, per quanto di competenza, dirette ad una verifica della radioattività dell'area richiamata in premessa, per la promozione delle opportune bonifiche e delle necessarie attività di monitoraggio. (3-02936)