• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/11062    secondo quanto riportato da fonti giornalistiche, sia italiane che internazionali, il presidente della commissione servizi segreti del Senato degli Stati Uniti d'America Richard Burr,...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11062presentato daQUARTAPELLE PROCOPIO Liatesto diMercoledì 5 aprile 2017, seduta n. 774

   QUARTAPELLE PROCOPIO e ANDREA ROMANO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto riportato da fonti giornalistiche, sia italiane che internazionali, il presidente della commissione servizi segreti del Senato degli Stati Uniti d'America Richard Burr, avrebbe denunciato lo sforzo manifesto da parte dei russi nel condizionare l'esito delle prossime elezioni in diversi Paesi europei, dalla Serbia alla Francia alla Germania, facendo ricorso ad attacchi cibernetici coordinati fino alla « character assasination of candidates» ovvero la diffamazione dei candidati;
   esiste peraltro un forte sospetto, come riportato in un articolo di Marco Bresolin su La Stampa del 30 marzo 2017, che alcune campagne elettorali, ad esempio quelle delle elezioni locali del partito nazionalista tedesco, Alternative fur Deutschland, siano state finanziate anche con soldi russi;
   nel 2014, la vittoria di Marine Le Pen e del Front national fu accompagnata da un prestito di 9 milioni di euro da parte della First Czech Russian Bank, a cui sarebbero dovuti seguire altri 27 milioni di euro per le presidenziali;
   queste azioni rientrerebbero in un disegno di destabilizzazione dell'Unione europea, dove la strategia russa punterebbe a sostenere tutte quelle forze politiche determinate ad archiviare la vicenda comunitaria e intraprendere nuove strategie ed alleanze;
   nel colloquio pubblicato dal quotidiano La Stampa del 30 marzo 2017, un esponente del MoVimento 5 Stelle, offre ulteriori elementi volti a sostenere un disegno di sostanziale superamento dell'Unione europea auspicando, in stile brexit, la stipula di «accordi commerciali bilaterali con chi conviene in un contesto multilaterale»;
   nel giugno del 2016, risulta che lo stesso Di Stefano sia stato l'unico politico italiano presente al Congresso di Russia Unita, il partito del presidente Putin;
   per rispondere a tali azioni di propaganda, un primo passo è stato compiuto dal Servizio di azione esterna facente capo all'Alto Commissario europeo per la politica estera e di sicurezza, Federica Mogherini, attraverso la creazione di un gruppo – East Stratcom Task Force – che dovrebbe contrastare le fake news con informazioni basate sui fatti –:
   se risultino confermate le informazioni riportate nelle premesse e in tal caso quali iniziative si intendano intraprendere, sia sul piano interno che a livello diplomatico, di concerto con gli altri partners europei e le istituzioni comunitarie, per contrastare il disegno di destabilizzazione illustrato più sopra, nonché per assicurare le condizioni per un sereno confronto politico in vista delle prossime elezioni politiche che si terranno nel nostro Paese. (5-11062)