• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/02410 il raccordo «Salerno-Avellino» da decenni ricopre una importanza strategica nel collegamento tra le principali direttrici autostradali nazionali e regionali essendo attraversato...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02410presentato daGIORDANO Giancarlotesto diGiovedì 20 marzo 2014, seduta n. 194

GIANCARLO GIORDANO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
il raccordo «Salerno-Avellino» da decenni ricopre una importanza strategica nel collegamento tra le principali direttrici autostradali nazionali e regionali essendo attraversato quotidianamente da diverse migliaia di autovetture e di mezzi pesanti adibiti al trasporto merci;
nel corso degli anni l'intensificazione del traffico veicolare ha reso insufficiente e inadeguato l'originario stato di realizzazione che ne prevedeva lo scorrimento solo su due corsie in ognuna delle due direzioni di marcia causando un costante e considerevole rallentamento nonché sempre più frequenti incidenti anche di estrema gravità;
l'ammodernamento del suddetto raccordo autostradale è inserito nel primo programma della legge n. 443 del 2001 e consiste nell'adeguamento ad autostrada dell'esistente raccordo Salerno-Avellino;
la prima ipotesi di finanziamento risale al decennio scorso quando furono previsti nel Piano nazionale mobilità del 2007 del Governo Prodi i primi stanziamenti, parte dei quali nel 2009 furono dirottati dal Governo Berlusconi per assicurare la copertura dei rimborsi delle sanzioni pecuniarie comminate dall'Unione Europea agli allevatori e produttori di latte, in particolare delle regioni del Nord;
il costo complessivo dell'intervento è stato quantificato in 898,5 milioni di euro, di cui 246,2 milioni di euro riferiti al tratto Salerno Fratte-Mercato San Severino, individuato quale primo lotto funzionale;
il progetto preliminare per il potenziamento del raccordo ha come obiettivo fondamentale il collegamento delle autostrade «A3 Salerno-Reggio Calabria», «A30 Caserta-Salerno», e «A16 Napoli-Canosa» nonché le strade nazionali a queste collegate;
nel 2002 l'ANAS ha indetto una gara pubblica per la progettazione preliminare dei lavori per l'adeguamento dell'attuale tracciato stradale del raccordo, prevedendo l'ampliamento da due a tre corsie per ogni direzione di marcia, oltre alla corsia d'emergenza ed alla sua messa in sicurezza;
nel 2004 la regione Campania ha assunto l'impegno economico per il cofinanziamento dell'importo di 2.403.099,29 euro a carico del POR Campania 2000-2006, asse VI – Misura 6.1, quale spesa ammissibile;
nel 2006 il Ministro ha individuato in 605 milioni di euro, interamente da reperire, il costo dell'intervento di «realizzazione delle opere necessarie a conferire caratteristiche autostradali all'esistente raccordo Salerno-Avellino»;
il soggetto attuatore dell'opera e della sua cantierizzazione è la società «A.N.A.S.» spa;
in data 9 maggio 2008 l'ANAS, dopo aver predisposto il progetto preliminare, ha avviato le procedure previste dal decreto legislativo n. 163 del 2006 per gli interventi di cui alla legge obiettivo;
la delibera CIPE n. 1 dell'11 gennaio 2011 ha ridotto l'assegnazione delle risorse dal FAS 2000-2006 e 2007-2013 e con successiva delibera n. 62 del 3 agosto 2011 ha individuato ed assegnato un finanziamento per il raccordo autostradale «Salerno-Avellino» di 123 milioni di euro, che alla data odierna sono gli unici effettivamente stanziati;
l'opera costituisce una priorità infrastrutturale e di assoluta necessità, e pertanto la sua realizzazione è da considerarsi indifferibile e urgente;
la delibera n. 39/2014 della giunta regionale della Campania prefigura un'impossibilità di cantierizzazione da parte dell'ente appaltante dell'opera «A.N.A.S.» spa, in quanto non potrà assumere le «...obbligazioni giuridicamente vincolanti» entro il termine del 30 giugno 2014 fissato dal CIPE, ragion per cui il Ministero competente ha messo in azione il recupero di tali fondi –:
se trovi conferma quanto esposto in premessa e se il Ministro non ritenga di attivare con urgenza ogni possibile iniziativa di competenza per consentire in primis che venga scongiurata ogni ipotesi di ristorno dei fondi messi a suo tempo a disposizione attraverso il C.I.P.E., nonché di promuovere ogni utile azione volta al reperimento delle risorse necessarie alla completa e immediata realizzazione dell'opera;
se esistano delle responsabilità legali e amministrative, nell'ambito delle obbligazioni contrattuali, da parte della società «A.N.A.S.» spa per la mancata cantierizzazione. (5-02410)