• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/02418 i dati più recenti delle organizzazioni internazionali evidenziano la continua crescita dell'obesità, anche nei bambini. Il dato sull'Italia evidenzia che a 10 anni un bimbo su tre è in...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02418presentato daD'INCECCO Vittoriatesto diGiovedì 20 marzo 2014, seduta n. 194

D'INCECCO, LENZI, PAOLA BRAGANTINI, SBROLLINI, CAPONE, CASATI, AMATO e MURER. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
i dati più recenti delle organizzazioni internazionali evidenziano la continua crescita dell'obesità, anche nei bambini. Il dato sull'Italia evidenzia che a 10 anni un bimbo su tre è in sovrappeso ed uno su dieci è obeso; le recenti evidenze scientifiche evidenziano la necessità di intervenire entro i 3 anni per evitare i dati allarmanti della percentuali di bambini in sovrappeso. La teoria del nutritional programming, infatti spiega, come esista una finestra fondamentale entro la quale la nutrizione dei lattanti e bambini può influire fortemente sulla salute del futuro adulto, almeno per quello che riguarda le malattie cardiovascolari, il sovrappeso e in generale, le malattie non trasmissibili, senza considerare i risvolti psicologici e sociali che una condizione di obesità sviluppa sull'individuo. L'allattamento al seno va protetto e incentivato come unica fonte di nutrimento nei primi sei mesi e, se possibile, prolungato il più a lungo possibile anche durante l'introduzione dell'alimentazione complementare, che deve essere il più possibile adeguata alle esigenze dei nostri bambini, che erroneamente, forse, sono alimentati sempre più, come se fossero dei piccoli adulti;
la recente opinione EFSA (25 ottobre 2013) sullo stato nutrizionale dei lattanti e bambini europei evidenzia le carenze nutrizionali importanti di questa fascia di età. In particolare ferro, vitamina D, iodio e grassi importanti come gli Omega 3. Di recente, sulla stampa italiana sono stati ripresi i risultati più locali dello studio Nutrintake condotto dal professor Gianvincenzo Zuccotti (direttore clinica pediatrica L. Sacco di Milano, università degli studi Milano) ed effettuato grazie alla collaborazione di un team scientifico composto da esperti di nutrizione, pediatri di famiglia, dietologi appartenenti all'Associazione nazionale dietisti, italiani e ingegneri informatici, che pure ha messo in luce carenze ed eccessi di alcuni nutrienti nella dieta dei più Studio è emerso anche i nostri bambini introducono sino al doppio del fabbisogno di proteine, e dopo l'anno, addirittura il triplo. Il ferro invece risulta in deficit in tutti anche prima dei 12 mesi –:
se non ritenga necessario predisporre apposite iniziative di lunga prospettiva per la prevenzione e la cura dell'obesità infantile;
se non ritenga opportuno adottare delle specifiche linee guida, sul modello di altri Paesi europei, che indirizzino in maniera uniforme la pediatria italiana per prima e la mamma e il papà, nella corretta alimentazione da fornire al bambini nella fascia d'età da 0 a 3 anni. (5-02418)